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Ex Golden Lady, le grossolane 'sviste' del ministero dello Sviluppo economico

Lacune ed errori nel verbale dell'ultimo incontro

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GISSI – Da lunedì prossimo torneranno i presidi sotto il capannone della ex Golden Lady. Non saranno 24 ore su 24, gli operai saranno presenti dalle 8 alle 20. Accantonato l’aspetto economico – che pure resta insoluto da parte della Silda e che sempre lunedì culminerà con l’istanza di fallimento – gli ex dipendenti torneranno a far sentire la propria presenza per ricordare il fallimento totale della riconversione e la necessità di trovare nuovi imprenditori per il sito di Gissi.

Nell’assemblea di ieri si è fatto il punto dei versamenti degli stipendi, ma si è anche discusso di come portare avanti l’azione di protesta. A tenere banco è stato il verbale del ministero dello Sviluppo economico sulla seduta del 24 luglio.
La posizione dei lavoratori è sin troppo chiara, vogliono che la Silda vada via (concetto espresso efficacemente dall’ultimo cartello apparso in Val Sinello: «Silda, la vostra presenza non è gradita. Andate via!!!)).
Stando al verbale ministeriale però non sembra essere questa l’intenzione dello stesso Mise e della Silda.

GROSSOLANI ERRORI – Il verbale redatto dal ministero – con diversi giorni di ritardo – ha al suo interno dei grossolani errori. Sono troppo evidenti per non instillare dubbi sulla serietà con la quale sta portando avanti la vicenda.
La Silda viene nominata come Srl e non come Spa; non si parla di Golden Lady, ma di «Omsa Golden Lady», che con Gissi non ha niente a che vedere.
Vengono tralasciate, soprattutto, le osservazioni che i sindacati hanno portato all’attenzione del ministero, ovvero che non c’è la disponibilità di nessuno a sedersi nuovamente a un tavolo con la Silda.
Si omette infine di precisare che le parti in causa convocate a Roma (Silda, Wollo, Golden Lady e sindacati) non sono state ricevute insieme, ma che sono state ascoltate separatamente senza dar loro la possibilità di un confronto dinanzi ai tecnici del ministero per meglio confrontare le versioni su quanto accaduto nelle ultime settimane. Quindi, la 'riunione' di cui si parla nel verbale non c'è proprio stata.

LA RISPOSTA DEI SINDACATI – Considerato il verbale ‘monco’ redatto dal ministero, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil hanno inoltrato il loro rapporto sulla seduta.
Nel documento si specifica a chiare lettere che i suddetti sindacati «negli incontri separati con il dott. Castano […] hanno dichiarato che non sono disponibili a prendere in considerazione nessun piano industriale presentato dalla Silda, poiché la gravità dei fatti avvenuti sul territorio hanno fatto venir meno il rapporto di fiducia nei nostri confronti, verso la maggioranza dei lavoratori e soprattutto nei riguardi del territorio». Inoltre si menziona anche la situazione della New Trade: «Abbiamo evidenziato come la riconversione dello stabilimento Golden Lady di Gissi sottoscritta con verbale del 29 maggio 2012 è da ritenersi fallita poiché anche la New Trade, oltre ad aver licenziato gran parte del personale (ad oggi ne lavorano 6) non ha coinvolto neanche i circa 26 lavoratori che secondo gli accordi sarebbero dovuti essere assunti entro il mese di marzo 2013 e chiamato altri al loro posto […]».
Anche la Femca-Cisl ha diffuso un comunicato per chiedere al ministero di «avviare ricerche di nuove attività industriali che soddisfino l’esigenza di rioccupazione dei lavoratori ex Golden Lady» richiamando in causa anche la vecchia proprietà di Nerino Grassi. 

Nel verbale del ministero, infine, si accenna a un prossimo incontro dell’11 settembre, per il quale manca ancora la convocazione ufficiale. Chissà se per quella data il dott. Castano del Mise si sarà reso conto dell’esito negativo della riconversione.

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