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II Vangelo di oggi ci accompagna fino alla soglia del Natale...ci racconta di Giuseppe

Commento al vangelo

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IV DOMENICA DI AVVENTO A

II Vangelo di oggi ci accompagna fino alla soglia del Natale...ci racconta di Giuseppe.

Chi era Giuseppe?  Era un falegname che tirava su la sua vita onestamente...pensava al suo futuro....futuro con una famiglia. Un lavoro tutto sommato decoroso. Si sposa una ragazza del villaggio “Maria” attendendo tranquillo la realizzazione del suo sogno.

Un giorno però questo suo sogno viene turbato.

Maria è misteriosamente incinta per opera dello Spirito Santo....Il Vangelo non spiega quali fossero i suoi pensieri, ma ci dice l’essenziale: egli cerca di fare la volontà di Dio ed è pronto alla rinuncia più radicale. Che cosa era successo? Si poteva anche accusare Maria di adulterio.

E nel giudaismo dell'epoca s’imponeva il ripudio della donna. Giuseppe, invece di difendersi e di far valere i propri diritti, sceglie una soluzione molto sacrificata.

Giuseppe era molto dispiaciuto, però, siccome era giusto decise di rimandarla in segreto per non esporla a questa penosissima situazione. Ha dovuto rinunciare alla cosa più preziosa, alla persona amata. Era giovane ed era già saggio.

In ogni caso il suo sogno era infranto.

Non gli restava altro che riflettere tranquillamente su quella brutta esperienza, sul dramma che era nel cuore di Giuseppe: 20Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. 21Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Giuseppe non si è lasciato vincere dal rancore, dall’odio. Quante volte anche a noi, l’odio, il rancore, l’antipatia, ci avvelenano il cuore! E questo fa veramente male. L’Angelo disse a Giuseppe di non aver timore perché la sua sposa era incinta per opera dello Spirito Santo e avrebbe partorito un figlio che avrebbe salvato il popolo, tutto il popolo. Giuseppe si è messo a disposizione della novità che gli veniva presentata.

Quel Bambino libererà il mondo da tutte le schiavitù.

Giuseppe semplice carpentiere di un piccolo villaggio della periferia dell'impero si trova a vivere in un orizzonte nuovo, più ampio, quello del Natale.

Non più un suo piccolo sogno ma il sogno grande del Signore, il sogno sconfinato del Vangelo.

Giuseppe era destinato a pensare non solo a se stesso e alla sua piccola famiglia ma al mondo intero, doveva amare non solo a due persone ma il mondo intero.

Per questo prese con se Maria e la vita di Giuseppe divenne bella e piena di un nuovo sogno.

Impegno: Carissimi tutti, perché non accogliamo anche con noi Maria e quel Bambino?

Sogneremo anche noi con Giuseppe un mondo di pace e un mondo d'amore.

Questo è il miracolo del Natale e per l'amore di Lui può accogliere anche il nostro cuore il mistero. Non è una festa qualsiasi, è la festa di un mondo nuovo. Amen.

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