ECCO PERCHÉ LO SCHEMA DI GIOCO DEL CENTRODESTRA NON VA BENE

L' Editoriale di Ods

Orazio Di Stefano
18/09/2022
Attualità
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Il centrodestra locale ha sempre avuto tre aree con tre rispettive leadership. In origine Forza Italia, An e Ccd/Udc, poi Magnacca, Spadano e Argirò/Marcello. Nell' ultima legislatura le leadership sono diventate Magnacca, Spadano e Lippis. E alle ultime elezioni addirittura 4, perché ai 3  predetti si è aggiunta la De Nicolis, tanto è vero che le liste comunali presentate sono state 4. Come da tradizione, una volta ottenuta la vittoria, ci si aspettava che i 4 leader ricoprissero ciascuno un ruolo apicale in Amministrazione,  invece - sorpresa ! - solo 3 hanno assunto ruoli, peraltro non adatti alle rispettive personalità politiche. Vediamoli nel dettaglio:

LIPPIS - Non ha nessun ruolo, perché non è voluto entrare in Giunta. Probabilmente temeva di essere fatto fuori, restando senza assessorato e senza presenza in Consiglio. Ora è incazzato nero e non firma nemmeno le risposte all' Opposizione. Infatti, i comunicati escono solo come Città Nuova, cioè la lista dell' attuale presidente del Consiglio.

SPADANO - Pur essendo un politico di lungo corso, che si è prevalentemente  occupato del settore socio sanitario, non aveva mai ricoperto ruoli esecutivi. Non appaiono calzanti per lui, già dirigente medico e legislatore regionale della sanità, i lavori pubblici, dove servirebbe leggere capitolati e progetti, comprendere contabilità di cantiere e piani triennali. Dovrebbe passare giornate intere con l' ing. Masciulli e fare da chioccia a tutti i colleghi di Giunta di prima nomina. Lo fa? Lo farà?

MAGNACCA - Angiolino Chiacchia mi disse durante la ultima campagna elettorale: "mettiti in testa che a San Salvo il centrodestra è Tiziana Magnacca".  E' vero, perché alla sua sindacatura aveva dato impronta iperinterventista, con riposte "unitarie" continue sul web, con presenza sua ovunque e con fascia fissa e soprattutto con capacità di rintuzzare l' Opposizione in Consiglio. Era stata in grado, per fare vedere di essere uniti, di fare congiungere le mani in una foto a Tonino Marcello e Maria Travaglini e solo ora  scopriamo quanto fuoco covasse sotto la cenere di quel vecchio centrodestra. Ora per lei sta cambiando tutto: i comunicati non possono più essere a 4 (per le ragioni suddette), l' Ufficio stampa non lo controlla, perché dipende dal sindaco e  sul web non c'è lo stesso clima della legislatura precedente. Infine, cosa più importante, in Consiglio non può rispondere, perché è ingessata nel ruolo istituzionale di presidente. Di conseguenza in giro o accanto al sindaco, la si vede sempre meno, forse per non farsi dire che è il sindaco 2. Dunque tutta la sua leadership POLITICO-AMMINISTRATIVA sta sfumando, nell' attesa che possa trovare sbocco alle regionali...se le andranno bene.

DE NICOLIS - È il nuovo leader, ma oggettivamente inesperta, che rischia di diventare il terminale quasi unico delle critiche e degli attacchi, sia dell' Opposizione ed anche dei cittadini che oggettivamente si sentono più liberi della legislatura precedente. In cuor suo è probabile che inizi a a pensare: "Ma chi me l' ha fatto fare? Stavo così bene a Termoli con una bella famiglia, un bel reddito, una bella professione...vengo qui solo a pigliare pesci in faccia". Essendo avvocato, conosce bene le prerogative del sindaco, per cui potrebbe "muovere" alcune pedine, se -come ipotizzato - sono stati fatti errori di posizionamento. Ma potrebbe incorrere negli errori di qualche suo predecessore che l' ha fatto: la Magnacca (per quanto potentissima) da sindaco non ha mai fatto rimpasti. E siamo tornati alla Magnacca, che fra due anni e qualche mese torna candidabile...

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