Quattro nuovi pozzi di gas della Stogit, critica la D'Orsogna

Coinvolti i comuni di Cupello, Lentella e Montenero di Bisaccia

Antonino Dolce
01/03/2013
Attualità
Condividi su:

Il 14 febbraio scorso la Stogit ha depositato la richiesta in Regione di ampliamento della capacità di stoccaggio di gas naturale nel sito ‘Fiume Treste’ aumentando del 10% la pressione nei pozzi esistenti e la perforazione di altri quattro pozzi. Il progetto coinvolge due regioni e tre comuni: Cupello, Lentella e Montenero di Bisaccia.

Il sito di stoccaggio ‘Fiume Treste’ è tra i più grandi di Europa e si estende in un territorio che va da Montenero a Scerni (circa 76 km quadrati) con la centrale ubicata a Montalfano.
La Stogit, con sede a Crema, si occupa da decenni dell’attività di stoccaggio ed erogazione del gas naturale proveniente dalla Rete nazionale e recentemente ha aperto un punto informativo sulla propria attività a Cupello.

La Stogit assicura che «la perforazione dei pozzi avverrà per mezzo di un impianto tecnologicamente avanzato rispetto agli impianti tradizionali, avente caratteristiche di elevata automazione e ridotto impatto ambientale, sia in termini di emissioni acustiche che di impatto visivo. […] La realizzazione dei nuovi pozzi determinerà un impatto temporaneo sul territorio, dovuto ai necessari lavori di adeguamento di entrambe le aree e un impatto temporaneo durante la fase cantieristica di perforazione. Rispetto allo stato attuale l’unica variazione sostanziale riguarda l’ampliamento dell’area del pozzo SS 6».

Assicurazione che non convingono la dott.ssa Maria Rita D’Orsogna sempre in prima linea contro gli interventi impattanti sul territorio. Dal suo blog lancia l’allarme con un post dal titolo Piove sul bagnato, quattro nuovi pozzi a Cupello.
La D’Orsogna avvisa: «come per tutte le trivelle che si rispettino ci sara' pompaggio fanghi, monnezza prodotta, rischio scoppi. Lo dicono loro, non io».
Per poi chiudere con una nota di delusione e disinganno: «Nessuno farà niente, gia lo so. Da quelle parti sono troppo impegnati a dare la cittadinanza onoraria a Paolo Scaroni. Diranno tutti:  ce ne sono gia', che vuoi che sia un 10% in piu', che vuoi che siano quattro pozzi in più. Finché un giorno...»

Per ora ci sono 60 giorni di tempo (partiti dal 14 febbraio) per presentare eventuali osservazioni prima della decisione del comitato di Valutazione d'Impatto Ambientale.

 

Leggi altre notizie su IlTrigno.net
Condividi su: