Il Governo, sebbene abbia fatto saltare il condono ha stralciato le cartelle notificate dal 2011 al 2015 inferiore a 1000 euro, per quanto riguarda i tributi locali spetterà alle singole Amministrazioni locali decidere di stralciare (o meno) imposta e sanzioni, ma solo a partire dal 31 marzo 2023. C’è poi la rottamazione quater all’interno della Manovra 2023 che contempla i debiti notificati dal 2000 al 30 giugno 2022 che prevede la possibilità di versare la quota capitale al Fisco, svuotata dagli interessi e dalle sanzioni.
Per poter beneficiare di questo quadro normativo è indispensabile che gli enti locali, siano essi Comuni, Unione dei Comuni tipo quelli della nettezza urbana, Sasi, Regioni per i bolli auto eccetera aderiscono al normativa che ridurrà le cartelle alla sola maggiore imposta contestata, alle spese di rimborso per procedure esecutive come nei pignoramenti, alle spese di notifica ed agli interessi di dilazione nella misura del 2 %. Alcuni debiti sono esclusi dalla definizione risultante dai carichi come le risorse della UE, il recupero degli aiuti di Stato , i crediti derivanti dalle pronunce di condanna della Corte dei Conti e altro.
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