Carlo De Luca tra i nove otorini italiani nel tavolo tecnico del Ministero della Salute

in un Progetto nazionale per la sensibilizzazione e prevenzione dell’ipoacusia e la promozione del benessere uditivo degli ambienti e delle città

Redazione
27/02/2023
Attualità
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Anche il medico sansalvese, Carlo De Luca, tra i nove otorini italiani nel tavolo tecnico del Ministero della Salute, che si occuperà del Progetto nazionale promosso dalla Onlus Udito Italia, per la sensibilizzazione e prevenzione dell’ipoacusia e la promozione del benessere uditivo degli ambienti e delle città.

La mission  di questa Onlus è stata ben descritta da Bruno Vespa, ambasciatore Udito Italia: “Un paese che sente meglioè un paese più civile”. Per comprendere appieno quale sia l’impatto dell’inquinamento acustico sulla salute dei cittadini, dobbiamo partire dal concetto di “salute” individuato dall’OMS nel 1946 come stato di completo benessere   psico-fisico    e   sociale    e    non    semplicemente     l’assenza     di    malattie.   Un ambiente rumoroso non ci fa godere appieno di unabuona qualità della vita, poiché l'esposizione a fonti di rumore comportadisturbi dell’udito, della frequenza cardiaca,della pressione, disturbial sistema nervoso e neurovegetativo e può innalzare il numero di infortuni sul lavoro riducendo l’attenzione e la sogliadi concentrazione. Per cui la riduzione dell’inquinamento acustico comporta una riduzione della spesa socialeper la salute e deve essere oggetto di politiche incrociate.

A questi temi lavorano istituzioni, imprese, associazioni ed enti di ricerca che pur concorrendo al miglioramento del benessere acustico spesso non hanno una comune piattaforma di confronto. Da qui l’idea di estendere il progetto di Udito Italia a coloro che studiano, curano, sensibilizzano, implementano e producono beni e servizi legatiall’udito, al suono e al comfort acustico. Inoltre città ed enti privati si stanno adoperando per la creazione di aree “silenziose” dove i cittadini, gli utentie/o i dipendenti possono trovare riparo temporaneo dal rumoreambientale: la progettazione di spazi urbani e della “soundscape analysis” sta diventando sempre più preponderante nella pianificazione urbanistica delle città; inoltre la prolungata esposizione nel tempo a livelli significativi di rumore in ambiente di lavoro può provocare effetti negativi sulla salute, tra cui il più conosciuto è la diminuzione permanente della capacità          uditiva o ipoacusia da rumore, che rappresenta una delle malattieprofessionali più diffuse.

In estrema sintesi, le amministrazioni centrali e periferiche, le agenzie pubbliche e le imprese private dovranno collaborare per il rispetto degli standard nella progettazione e realizzazione degli ambienti di lavoro e dell’istruzione (Cam Criteri Ambientali Minimi), per l’adozione di materiali che garantiscano il comfort interno e la protezione delle persone dai rumori esterni o provenienti da ambienticonfinanti. Così come famiglie, condomini, costruttori, spettatori e imprenditori del divertimento dovranno adottare soluzioni tecniche, pratiche di monitoraggio, limiti nel livello del suono e garanzia ai frequentatori assidui di poter accedere a zone tranquille o areedi riposo, cosa che garantirà vantaggi economici per le categorie interessate.

A breve il dott. De Luca parteciperà ad iniziative pubbliche, incontri istituzionali, azioni di persuasione collettiva di cui vi informeremo

 

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