Tiziana Magnacca gli dà la parola al minuto 105,30 e lui, Giancarlo Lippis, inizia una nuova vita. Fa un intervento di “sollecito o di consiglio”, che aveva già fatto “in modo trasparente” (parole sue) in maggioranza. Ma se già l’aveva fatto in maggioranza, anzi un due maggioranze, perché ripeterlo oggi in modo pubblico? Perché mettersi a fare solleciti e a dare consigli davanti alla minoranza, anzi in diretta streaming?
Se conosciamo bene le dinamiche della politica, Lippis forse ha smesso di farsi umiliare e si vuole prendere la scena. La stessa che voleva prendersi la prima dissidente della destra locale, Filomena D’ Addario, che fu defenestrata con una raccomandata a.r. La stessa scena che voleva prendersi Nicola Argirò, ma fu dapprima isolato in maggioranza e poi “punito” con il veto all’Arap servizi. Lippis, che si appresta a prendersi la scena, sa che nessuno lo potrà cacciare con una raccomandata e che nessuno potrà mettere un veto su un suo eventuale incarico. Anzi, glieli dovranno offrire, s evogliono “recuperarlo”, perché lui non è solo. E nessuno sa se lo resterà. Attualmente in maggioranza ci sono anche un consigliere che si è dichiarato di Forza Italia il giorno dopo dell’ingresso in Fratelli d’Italia della Magnacca e un altro che è da sempre coraggioso, visto che ha già fatto ballare e cadere la sinistra.
Quindi Giancarlo Lippis può permettersi di prendersi la scena e fare il battitore libero. E di dire, come ha detto (guardate e sentite il video se non credete a questo editorialista…di parte), che sugli equilibri di bilancio è d’accordo al 50% con l’Opposizione, che Via Ripalta va “ultimata”, cosa per la quale richiama (bonariamente…) l’assessore alla viabilità e che l’Amministrazione deve “fare squadra e lavorare a testa bassa”, quindi vuol dire che adesso non la fa.
Lippis ha inoltre chiesto quando saranno inaugurate le opere all’Icea, cosa che non può non essere un richiamo al suo illustre successore Spadano. Come non può non essere un richiamo al sindaco quel suo “il tavolo tecnico sull’acqua dovevamo farlo prima”, con il chiaro riferimento alla richiesta fatta al Prefetto dalla De Nicolis… a emergenza finita. Ma il capolavoro politico, l’ex vice sindaco lo fa quando dice al sindaco: “Quando tu sei stata in ferie, ti ha sostituto il presidente del Consiglio comunale…che ringrazio”. Si tratta di un messaggio subliminale, che diventa più esplicito, allorquando invoca di “avere coraggio e lavorare h 24”. Da politico, oramai consumato, immaginiamo che volesse dire al sindaco: qua non si fa squadra e ognuno tira per conto suo; adesso sta a te schierarti e assumerti delle responsabilità.
Schierarsi su cosa? Anche qui il nuovo Lippis non la manda a dire, anzi è più che esplicito: “mi sarei aspettato un milione di euro di avanzo di amministrazione”. Poi passa a chiedere interventi manutentivi su Via Adige. C’è chi ha visto in queste richieste un supporto in favore della Marinelli, a cui lui stesso ha concesso di fare l’assessore, attualmente sotto attacco per altre ragioni. Ma anche se così fosse? Il nuovo Lippis ha titolo e potere per chiedere e ottenere, perché se non fanno ciò che chiede lui, il 50% di approvazione (per ora) per l’Opposizione potrebbe diventare di più. Ovviamente lui dice di fare tutto questo perché “vuole bene alla Città, ai cittadini, alla maggioranza e al sindaco”…sia chiaro
Non sappiamo se Giancarlo Lippis continuerà a fare il battitore libero come oggi o se rientrerà nei ranghi (come gli avranno chiesto appena dopo questo suo “inaspettato” intervento) o se addirittura passerà con l’Opposizione (come hanno già fatto Argirò, Marcello e Raspa, suoi amici storici). Ma di una cosa possiamo essere più che certi: stavolta non gli manderanno nessuna raccomandata di defenestrazione come fecero con la D’Addario e non gli metteranno nessun veto come fecero con Argirò, per almeno due semplici motivi: potrebbe non essere da solo e l’hanno già fregato una volta: perseverare sarebbe diabolico. Motivo per cui, li potrà far ballare e ottenere ciò che vuole, se la melodia del minuto 105,30 la continuerà a suonare.