Per amore di verità vi raccontiamo come sono andati realmente i fatti

La ricostruzione dei fatti della lista di Marco Antenucci

Marco Antenucci
21/06/2024
Attualità
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I guai per il Centro Sinistra di Cupello hanno origini lontane, ad essere buoni, iniziano circa 12 anni fa, ma negli ultimi 2 anni hanno avuto una forte accelerazione, quando al suo interno si è cominciata la caccia nei confronti di chi era “PURO” e chi “IMPURO”, in base a regole stabilite da persone non inscritte al PD o arrivate all’ultimo momento, rispetto a soci fondatori del PD. 

Secondo questi/e non si può appartenere al PD e avere amicizie, frequentazioni con persone che militano nel Centro Destra, perché ritenute pericolose, da evitare. Una comunità dove le amicizie vengono determinate solo dalla comune appartenenza politica, come ai tempi di “Don Camillo e Peppone”. Si è cercato di blindare, si è costruito un muro ideologico per mettere da parte volutamente pezzi di riformismo militante, si è rincorsa la Sinistra antisistema. Due anni fa è iniziato volutamente un processo di divisione: chi è con noi…, chi è contro di noi…, successivamente in Via G. Di Vittorio è iniziato il gioco delle somiglianze: tu gli somigli…, tu non gli somigli….

Scelto il candidato sindaco, manifestato il dissenso sul modo e sul nome messo in campo da “Officina Cupello”, non ci si è fermati, non si è cercato il confronto, non si è cercato una figura terza che potesse mettere tutti d’accordo, non vi è stata da parte dei vertici del PD Abruzzese nessuna azione politica per una pacificazione, anzi ci si è preoccupati di venire a Cupello per benedire una parte del PD ignorando la restante parte.

Sono intervenuti anche politici PD a sponsorizzare il Candidato Sindaco di “Officina Cupello”, il quale ritiene “il PD un cancro da estirpare”. L’assurdo è che questi nostri compaesani di centro sinistra cercano di giustificare i loro comportamenti divisivi accusando ingiustificatamente forze esterne alla nostra cittadina. La divisione è stata, inoltre, ampliata dal convincimento arrogante che la lista di “Officina Cupello” da sola, senza di noi avrebbe comunque vinto.

Un altro fatto divisivo di rilievo che rasenta il penale sono tutti i post e i vocali, pubblici e privati, inviati contro di noi nel corso della campagna elettorale che, dimostrano, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, il disprezzo nei nostri confronti, da parte di “Officina” e di autorevoli fiancheggiatori/e, maldicenze portate nelle case dei nostri concittadini. Chiediamo al segretario locale PD quale iniziativa ha messo in atto nei mesi preelettorali per tentare di ricucire i rapporti? Non vi è stata nessuna iniziativa, anzi abbiamo notato una certa gioia per la divisione avvenuta, così libero di fare e disfare a suo piacimento.

La nostra meraviglia, inoltre, è per quei politici di lungo corso, che non si sono posti la domanda di cosa effettivamente stesse accadendo a Cupello, sposando con il loro comportamento l’avvenuta divisione. In tutto questo non centrano Vasto e San Salvo, come furbescamente vogliono far credere, tutto questo processo divisivo è nato dentro “Officina Cupello”. Noi iscritti al PD di Cupello, simpatizzanti di “Cupello nel Cuore”, continueremo a esserci a difendere la nostra dignità di uomini e donne di Centro Sinistra e lottare contro quanti/e con superbia si arrogano il diritto di giudicarci, noi siamo persone libere e con la schiena dritta, le menzogne e la ferocia ideologica non ci piegheranno. 

Noi continueremo a sostenere il nostro Candidato a Sindaco Marco Antenucci, in quanto persona competente, profondamente umana, non arrogante aperto al contributo di tutti, un vero democratico,  che ci rappresenterà quale consigliere di opposizione rispetto ad un’ altro gruppo di minoranza, quello di “Officina Cupello” che, come un minestrone, raccoglie ideologie zariste, figure altalenanti di instabile  appartenenza politica e con chi cinque anni fa ha assicurato la sconfitta dell’attuale garante di “Officina Cupello”.

Infine, la maggioranza degli attuali iscritti al PD di Cupello, chiedono, con insistenza, che vengano ristabilite correttamente le responsabilità di direzione del circolo (segreteria e direttivo).

 

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