Trent'anni fa ci lasciava Ezio Pepe, il mai dimenticato 'Zì Culucce'. Pubblicate due poesie inedite

redazione
25/01/2025
Attualità
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Il 25 gennaio 1995, esattamente 30 anni fa, ci lasciava Ezio Pepe, il mitico ‘Zì Culucce', poeta e cultore della tradizione dialettale, autentico ambasciatore della vastesità nel mondo.

In questa significativa ricorrenza Giuseppe Ritucci, nipote di Ezio Pepe, ha voluto ricordare il nonno attraverso la pubblicazione di due poesie manoscritte inedite, dedicate da Ezio Pepe alla sua amata Vasto. 

Scrive Ritucci: "Trent’anni sono un tempo lungo, ma non abbastanza per affievolire o, ancor peggio, cancellare i ricordi. E, in realtà, non è che i 30 anni siano più importanti dei 29, 28 e tutti quelli prima. Ma a noi che siamo legati alle cose terrene, gli anniversari servono per dare una misura alle cose, a riaccendere la memoria, a fare in modo che le cose di questo mondo, in qualche modo, restino fissate per sempre. 

Ed ecco che, mentre cercavo di fare ordine nelle tante cartelle piene di poesie, pensieri, citazioni, canzoni, scalette di programmi, e tanto altro ancora (a cui un giorno speriamo di poter dare forma), l’imprevedibilità di mio nonno, Ezio Pepe, è tornata a manifestarsi come quando inventava qualche colpo di teatro per far divertire e sorridere chi era con lui.

Due poesie manoscritte, dedicate alla sua Vasto. Quella terra in cui aveva radici profonde e di cui ha amato profondamente la cultura e le tradizioni ma, soprattutto, la gente. Sono tante le sue poesie dialettali che parlano di questa terra, in una sorta di fotografia in versi degli anni in cui sono state scritte. Queste due non erano mai state dattiloscritte o pubblicate prima.

Così, ho chiesto all’amico poeta Fernando D'Annunzio di aiutarmi a farle sbocciare, dopo più di trent’anni, immaginandole come un dono di Zì Culucce a chi ancora lo ricorda con affetto e magari, leggendole, sentirà riecheggiare la sua inconfondibile voce. Non affronterò quella che, per me, è la difficile prova di scrivere una sua biografia o qualche suo ricordo speciale. L’amico Lino Spadaccini lo ha fatto magistralmente, qualche anno fa (link in basso) riuscendo a fondere “cose” e “sentimenti”.

Il desiderio profondo è che il ricordo diventi memoria, magari suscitando curiosità in qualche giovane che, passando in uno dei due luoghi di questa sua amata terra a lui dedicati, possa avere la curiosità di voler scoprire, chi era Ezio Pepe.

Lui, con il suo sorriso che abbracciava tutti, sarebbe un po’ imbarazzato ma tanto felice".

Sabato 25 lo ricorderemo nella Messa delle 18 nella Parrocchia San Giovanni Bosco".

L'omaggio di Lino Spadaccini (NoiVastesi) - clicca qui

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