Buoni riscontri per la manifestazione 'Ventricina e tartufo in festa' di Carunchio

La rassegna gastronomica si è conclusa ieri

Elena Caracciolo
12/08/2013
Gusto
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CARUNCHIO - Al termine delle serate del 10 e 11 agosto, ottimismo e felicità per il borgo di Carunchio, dopo la manifestazione culinaria Ventricina e Tartufo in festa.
Alle ore 20:00 lo stand si è aperto ed è iniziato il trionfo di sapori del menù completo, che ha riempito di profumi la piazza illuminata.
A ricordare un fiore gastronomico, c'era il poker di bruschette (bruschetta con uova e tartufo, con uova e ventricina, con trito di tartufo e con fagioli) con ventricina al centro; per gli amanti dei sapori alteri e prelibati, c'erano i cavatelli al sugo di ventricina ed infine arista di maiale con essenza di tartufo e contorno, per un secondo corposo.

La Pro Loco carunchiese ha lavorato sodo per la riuscita della manifestazione e per portare avanti la tradizione della ventricina, acclamata e decantata da professori di un certo calibro, come il Professor Colavita (docente presso l'Università degli Studi del Molise), il quale si è sottoposto ad un'intervista di marca culinaria in occasione del 20 luglio scorso e che è bene ricordare, per arricchire ed ornare di parole questo evento così pragmaticamente gustoso.
Quando gli viene chiesto «un parere personale sulla ventricina», Colavita risponde che si tratta di «un grande salume ricco di tradizione, che si inserisce bene nel panorama dei grandi salumi nazionali» e, a tal proposito, data la genuinità del prodotto, ricorda quanto l'alimentazione influisca sulla nostra vita, sottolineando come «le nostre abitudini alimentari incidono notevolmente sulla nostra salute e la ventricina, in particolare, è decisamente energetica e ricca di proteine ed è un prodotto che dal punto di vista nutrizionale va consumato con equilibrio e gusto».

Colavita aggiunge, promuovendo queste manifestazioni, che «l'obiettivo di un docente universitario non è solo quello di stare nel proprio laboratorio, ma anche quello di uscire sul territorio e trasferire lì la ricerca, per cogliere gli input provenienti dai vari ambienti» ed il Comune di Carunchio, decisamente piccolo, può sopravvivere solo attraverso queste iniziative e queste tradizioni, poiché «prodotti di tale calibro possono muovere una microeconomia e dare una ragione per rimanere alle nuove generazioni».

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