Un sofisticato schema di investimento fraudolento che si poggiava su una società inglese che operava abusivamente in Italia. È il centro di una frode internazionale da oltre 200 milioni di euro di cui è protagonista un finto monaco e sedicente organista.
Tra le vittime tre cittadini di Casalbordino, padre e due figlie, che in due occasioni avevano “investito” oltre 146.000 euro affidandoli al broker. Fatti avvenuti tra il 2011 e il 2015. Il tribunale di Roma ha ora stabilito che i tre casalesi devono ottenere un risarcimento, comprensivo di danni morali, per 206.000 euro. Sentenza emessa in composizione collegiale, presidente Valeria Ciampelli, mentre il legale della famiglia casalese è stato l’avvocato Massimo Di Rocco. La notizia è pubblicata in un articolo firmato Sonia Paglia sull’edizione di oggi di Il Messaggero Abruzzo.
I tre casalesi non sono le uniche vittime di questa frode. Numerosi risparmiatori sono stati vittime della stessa frode soprattutto tra Pescara e Sulmona e una donna di Cepagatti avrebbe perso 2 milioni di euro circa riporta Paglia.