Le organizzazioni sindacali Usb, Fsi, Cisal e Coina dichiarano lo stato di agitazione nei confronti della Asl Lanciano Vasto Chieti.
"Tale decisione - si legge in una nota - si rende necessaria a fronte della grave ed inaccettabile esclusione di queste sigle sindacali dalle trattative istituzionali da parte dell’Azienda Sanitaria. L’atteggiamento assunto dalla Direzione Asl, che nega il diritto di partecipazione al confronto sindacale, si configura come una violazione dei principi di rappresentanza e trasparenza, minando il corretto svolgimento delle relazioni sindacali .
Le scriventi organizzazioni diffidano la Asl dal perseverare in questa condotta e chiedono l’immediata apertura di un tavolo di confronto, riservandosi fin da ora ulteriori azioni di mobilitazione in assenza di risposte concrete.
Per tali ragioni, i segretari territoriali di Usb (Mario Frittelli), Fsi (Raffaello Villani), Cisal (Vincenzo Mancinelli) e Coina (Vincenzo Pace) hanno deciso di ricorrere al Prefetto, quale autorità garante delle relazioni sindacali, al fine di attivare la procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalla normativa vigente.
Il ricorso al Prefetto si rende necessario a fronte della persistente indisponibilità della Asl ad avviare un confronto democratico e paritetico con tutte le organizzazioni sindacali rappresentative, in aperta violazione dei più basilari principi di correttezza istituzionale e partecipazione.
Le suddette organizzazioni sindacali - si conclude nella nota - confidano che l’intervento prefettizio possa ristabilire condizioni di equità e dialogo, indispensabili per la tutela dei lavoratori e per il buon funzionamento del servizio sanitario pubblico".
Nella foto Raffaello Villani, segretario territoriale Fsi