Calcio, un po' di storia: le 7 stagioni del Pescara in Serie A

17/08/2025
Attualità
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Il Pescara Calcio ha partecipato al campionato di Serie A in sette stagioni, distribuite tra gli anni ’70 e il decennio 2010-2020. La storia del club abruzzese nella massima serie è caratterizzata da promozioni esaltanti, stagioni difficili e pochi momenti di gloria, ma ogni apparizione ha lasciato un segno nella memoria dei tifosi dei biancazzurri e degli appassionati di questo sport. I biancazzurri, inoltre, sono l’unica realtà che è mai riuscita ad emergere a livello nazionale. Si hanno sì eccezioni ma a livello di singoli, come si può notare dai nomi presenti al Gran Galà del calcio abruzzese di quest’anno, citando ad esempio Marco Giampaolo, premiato come miglior allenatore.  A prescindere dai risultati sul campo nelle singole annate, quel che è certo è che le sette stagioni del Pescara in Serie A raccontano di un club capace di risorgere a più riprese, nonostante i limiti strutturali e finanziari dati da una realtà piccola, soprattutto se paragonato ai grandi club della massima serie italiana come Juventus, Milan e Inter. Le promozioni, spesso ottenute con calcio brillante e talenti emergenti, sono sempre state seguite da stagioni complicate, segno di un limite nella progettualità. Resta innegabile, tuttavia, il contributo di allenatori carismatici come Zdeněk Zeman e Giovanni Galeone, e di giocatori che, dopo Pescara, hanno raggiunto vette importanti nel calcio italiano e internazionale.

1977-78, la prima storica promozione

La prima promozione in Serie A arriva al termine della stagione 1976-77, con il secondo posto in Serie B. Alla guida della squadra c’era Giancarlo Cadè, tecnico innovativo che mise in mostra un calcio propositivo. Il debutto in A, però, fu complicato: il Pescara chiuse all’ultimo posto con soli 17 punti e retrocesse immediatamente.

1979-1980, un breve ritorno 

Due stagioni dopo, il Pescara riconquista la Serie A classificandosi terzo in B. In panchina sedeva Gustavo Giagnoni. L’annata si chiude con un’altra retrocessione, nonostante alcune partite combattute. La squadra finì al 14esimo posto, a pari punti con il Catanzaro, ma tornò in B per la classifica sconvolta dallo scandalo Totonero, che colpì buona parte del calcio italiano.

1987-1988, inizia l’epoca di Galeone 

Quest’annata viene ricordata come una delle stagioni più brillanti in assoluto nel massimo campionato italiano. Il Pescara è tornato in Serie A grazie al secondo posto in Serie B sotto la guida di Galeone ed il tecnico rimane alla guida degli abruzzesi anche per l’annata in A. I biancazzurri sorprendono con un ottimo inizio e una salvezza conquistata con anticipo. Alla fine, i biancazzurri chiudono al 14esimo posto, davanti ad Avellino ed Empoli.

1988-1989, il tracollo

Con grandi aspettative derivate da una stagione precedente molto soddisfacente, il Pescara affronta il secondo anno consecutivo in Serie A. Tuttavia, l’annata si rivela negativa fin da subito. Nonostante l’arrivo in biancazzurro di giocatori di esperienza, la squadra non riesce mai a trovare continuità e retrocede chiudendo al terz’ultimo posto.

1992-1993, la stagione delle goleade subite

Il ritorno in Serie A dopo quattro anni avviene grazie al secondo posto in Serie B, ancora una volta con Galeone come allenatore. L’annata nel massimo campionato è però segnata da gravi difficoltà difensive e, non a caso, viene ricordata come una delle peggiori di sempre in quanto a reti incassate. La squadra, infatti, subisce 79 gol in 34 partite, sancendo un record negativo poco invidiabile. Nonostante il talento offensivo di Massimiliano Allegri, capace di siglare una doppietta nella storica vittoria per 5 a 1 contro la Juventus, la retrocessione è inevitabile.

2012-2013, la macchina di Zeman non funziona in Serie A 

La stagione 2011-12 è ad oggi ricordata come una delle promozioni più spettacolari della storia recente: in Serie B, con Zeman alla guida, i biancazzurri si regalano un primo posto conquistato con un calcio spettacolare e iper offensivo. In rosa brillano Marco Verratti, Ciro Immobile e Lorenzo Insigne, protagonisti assoluti. Tuttavia, dopo l’addio del tecnico ceco e dei suoi gioielli, la squadra fatica in Serie A sotto la guida di tre allenatori diversi (Giovanni Stroppa prima, Cristiano Bergodi dopo e infine Cristian Bucchi) e retrocede con 22 punti, contrassegnata ancora una volta da uno dei peggiori rendimenti difensivi.

2016-2017, l’ultima apparizione in A fino ad ora

Il Pescara torna in Serie A dopo aver vinto i playoff di Serie B, con Massimo Oddo in panchina e Gianluca Lapadula decisivo in attacco. Anche in quel caso fu una stagione di sofferenzascommesse e pronostici sulla Serie A non avevano mai considerato il Pescara una compagine che potesse salvarsi agevolmente e purtroppo il campo confermò quella previsione. I biancazzurri vinsero solo tre partite, totalizzando 18 punti e chiudendo all’ultimo posto. Da segnalare l’unica vittoria sul campo, il 2-0 contro il Genoa (l’altra fu a tavolino e arrivata in extremis, troppo tardi per cambiare le sorti del campionato).

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