CELENZA SUL TRIGNO - Il Comune di Celenza sul Trigno vince la causa civile contro la Società M. & L. s.n.c. che viene condannata a rifondergli € 4.500,00 per competenze, oltre accessori, come per legge.
La causa era stata iscritta nel Ruolo dei contenziosi civili dell’anno del 2008, ma la Società M. & L. s.n.c. aveva citato nel 2006, quando era ancora in carica la giunta Cieri, il Comune di Celenza a indennizzarla con una somma di € 85.000,00 per opere realizzate e migliorie apportare nell’area di Pic-Nic. La sentenza n. 397/2013 del 24 settembre 2013 riporta il seguente passaggio del regolamento contrattuale firmato dalle parti, che risale al 18 dicembre del 2000, il quale ha chiaramente previsto che «…La ditta locataria potrà apportare ogni miglioria e/o modificazione ritenuta utile per lo sviluppo e il miglioramento dell’area a condizione di godere dell’autorizzazione da parte dei competenti Organi Comunali e non … Le opere e le strutture infisse al suolo, al termine della gestione restano di proprietà del Comune di Celenza sul Trigno se non asportabili. Ogni miglioria e/o modificazione, nel rispetto delle condizioni di cui sopra, la cui realizzazione è a beneficio della ditta M. & L. saranno a cura e spese del locatario, senza nulla a pretendere dal comune Locatore.» È così chiara la lettera del regolamento contrattuale che non consente una interpretazione diversa: nessun diritto a richiedere indennizzo per migliorie.
In via riconvenzionale il Comune aveva chiesto che la Società M. & L. s.n.c. pagasse i canoni morosi per la somma di € 10.822,34. La sentenza dichiara improponibile tale domanda riconvenzionale perché la materia è di competenza del tribunale fallimentare; bisogna rispettare la “par condicio creditorum”.
Il Comune può essere soddisfatto perché si chiude in suo favore una causa civile che si protrae da diversi anni e che ha suscitato tante polemiche in paese.