Legalità, studenti a confronto a Vasto: "O con lo Stato o contro"

Ercole D'Ercole
05/12/2025
Attualità
Condividi su:
L'aula magna del polo liceale Raffaele Mattioli di Vasto si è trasformata in un'aula di cittadinanza attiva. Studenti delle classi quinte provenienti da diversi istituti superiori della città hanno partecipato al convegno intitolato "Tertium non datur – O con lo Stato o contro lo Stato", un'iniziativa promossa dall'Osservatorio Regionale sulla Legalità in collaborazione con il Premio Nazionale Paolo Borsellino.
 
Il titolo dell'incontro racchiude un messaggio chiaro e diretto: non esistono vie di mezzo quando si parla di legalità. La scelta è netta, senza sfumature. O si sceglie di rispettare le regole e di sostenere le istituzioni, oppure ci si pone dall'altra parte. Un concetto forte, che richiama l'eredità morale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, magistrati che hanno pagato con la vita il loro impegno nella lotta alla criminalità organizzata.
 
Ad aprire i lavori è stata la testimonianza di Marilena Natale, giornalista di Aversa che vive sotto scorta. Le sue inchieste sul clan dei Casalesi, una delle organizzazioni criminali più potenti della camorra, le sono costate minacce di morte e la necessità di una protezione costante. La sua presenza ha offerto agli studenti uno sguardo diretto sulla realtà di chi sceglie di denunciare, di chi non si piega alle intimidazioni e continua a fare il proprio lavoro nonostante i rischi. Un esempio concreto di coraggio civile e di fedeltà ai principi della democrazia.
 
Il confronto è proseguito con gli interventi delle autorità presenti. L'avvocato Francesco Prospero, consigliere regionale e presidente dell'Osservatorio della Legalità, ha sottolineato l'importanza di educare le nuove generazioni al senso civico e alla responsabilità individuale. Il dottor Pasquale Marcovecchio, vice questore aggiunto della Polizia di Stato e dirigente del Commissariato di Vasto, ha illustrato il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine nel contrasto alla criminalità. Silvia Zarra, sostituto commissario in servizio presso il Tribunale per i Minorenni dell'Abruzzo, ha portato la prospettiva di chi lavora con i giovani che hanno commesso reati, evidenziando quanto sia fondamentale prevenire piuttosto che reprimere.
 
Al termine degli interventi, gli studenti hanno avuto la possibilità di porre domande in forma anonima attraverso una piattaforma web. Questo strumento ha permesso ai ragazzi di esprimersi liberamente, senza timori o condizionamenti, favorendo un dialogo autentico e costruttivo. Le domande hanno spaziato dalla percezione della legalità nella vita quotidiana alle difficoltà che le istituzioni incontrano nel contrastare fenomeni criminali complessi.
 
L'iniziativa conferma ancora una volta l'attenzione del polo liceale Mattioli nell'ospitare eventi di alto valore formativo. La dirigenza scolastica, nella persona della professoressa Maria Grazia Angelini, dimostra sensibilità nel proporre ai propri studenti occasioni di crescita civica e culturale, aprendo le porte dell'istituto a iniziative che vanno oltre la didattica tradizionale. Un impegno costante nel creare opportunità di confronto con la realtà esterna, permettendo ai giovani di incontrare testimoni diretti e professionisti impegnati quotidianamente nella difesa dei valori democratici.
 
Incontri come questo rappresentano un investimento sul futuro. Educare i giovani al rispetto delle leggi significa costruire una società più giusta e consapevole. Significa far comprendere che ogni scelta ha conseguenze e che la legalità non è un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che riguarda tutti. Gli studenti del Mattioli hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con chi la legalità la difende ogni giorno, spesso a caro prezzo. Un'esperienza che lascia il segno e che contribuisce a formare cittadini responsabili, capaci di distinguere il giusto dall'ingiusto e di scegliere da che parte stare.
 
Servizio di Ercole d'Ercole
 
Leggi altre notizie su IlTrigno.net
Condividi su: