Furci, dalla neve spunta l'Ice Bar D'Ino

Angelo Marchione
24/01/2011
Attualità
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Domenica pomeriggio a Furci è avvenuto l’impensabile. O meglio quello che può essere pensato, ma solo da un artista! Che può essere realizzato, ma solo da spiriti autentici e pieni di vita! L’artista si chiama Giangi, la mente si chiama Vale, la complice si chiama Lory. Tutto ha inizio alle ore 15 del pomeriggio col paese innevato e il rumore delle pale che raschiano l’asfalto in sottofondo. C’è una casa in cui la neve al posto di toglierla, la mettono. Al posto di spalarla, la ammucchiano. E’ la casa del Giangi. Ed ecco, nel giro di tre ore di creazione (le ore del furore artistico!), spuntare fuori dalla neve ammucchiata un autentico ice bar! Pian piano sotto gli occhi increduli, ridenti e non fuggitivi dei passanti si materializzavano l’impianto luci all’interno del banco dei cocktail, la decorazione stellata che non ti aspetti e il bonsai di ghiaccio, gli incavi per refrigerare le bevande, il reparto stuzzicheria. Una volta installato, l’ice bar non ha temuto di mettersi alla prova con un decanter di vin brulè, ritmicamente svuotato e riscaldato dal vino assaporato con gusto da \'clienti\' sempre più numerosi. Un vero e proprio aperitif ice degustato su note di musica soul e jazz. Un regalo che il Giangi, la Lory e la Vale hanno fatto a tutto il paese. A Furci per un’ora è stato aperto Bar D’ino! È un’ora per la quale vale la pena di viverci a Furci! A ora di cena tutti a casa. La magia è finita. Bè a dire il vero qualche \'cliente\', già fan, si è materializzato anche dopocena per il caffè e l’ammazzacaffè, tanto che allo scoccare della mezzanotte, per la prima volta, un barista, per chiudere il locale, è stato costretto a gridare: «Tutti dentro!».

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