Anche quest'anno, come tutti gli anni, il26 agosto si è ripetuta la Fiera del Carmine presso il Convento della Madonna Del Carmine a Palmoli. Chi è di Palmoli sa che la fiera odierna non ha niente dell'antica fiera, sì perchè la "Fiera del Carmine" ha origini che risalgono a tempi molto remoti, se ne ha la prima notizia da un atto rogato a San Buono il 10 settembre 1646 tra don Alfonso Caracciolo e Giustina Gizzi (Regesto atti notarili distrettuale -Lanciano).
Si svolgeva nei giorni 25, 26, 27, 28 e 29 agosto, nei pressi del Santuario della Madonna del Carmine, in contrada Convento di Palmoli, e per durata ed importanza, era ritenuta una tra le fiere più grandi dell'intera regione. In quei giorni attorno al 25 agosto 1937 c’era un movimento di 9000 persone, come si legge da una richiesta fatta per la domanda temporanea di pubblico esercizio, uniti alla popolazione residente di 2800 abitanti, affluivano quindi nei dintorni del Santuario della Madonna del Carmine quasi dodicimila presenze divise nel corso di quattro giorni.
Le "barracche", allestite dai palmolesi per dare ristoro ai visitatori, restavano in opera persino durante la notte; pollo fritto e fagioli conditi con olio d'oliva del luogo, erano i piatti predominanti, sapori poveri di una antica tradizione.
Fino agli anni ottanta la tradizionale fiera degli animali resse, ed ancora adesso, fra i diversi ambulanti c'è chi vende piccoli animali, ma i tempi sono cambiati, e la fiera si è omologata alle altre, non dobbiamo dimenticarci però ciò che è stato.
Fonte : libro "I colori del tempo", Ars Memorandi