Chiusura guardie mediche: il Tar respinge l'opposizione dei comuni

Anche per il Tar le guardie mediche devono chiudere

Redazione
15/09/2016
Attualità
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"Siamo seriamente preoccupati, abbiamo appreso dal legale che il TAR ha respinto il ricorso dei Comuni, in questo momento non conosciamo le motivazioni e siamo in attesa dell’atto formale. Nel ribadire la nostra netta contrarietà alla “sottrazione” dell’ultimo “baluardo” di piccola sanità nelle aree interne già fortemente penalizzate dall’assenza di una serie di servizi, andremo avanti percorrendo tutte le strade possibili".

È questo il commento congiunto dei sindaci Alfonso Ottaviano, Manuele Marcovecchio e Walter Di Laudo che esprimo indignazione e preoccupazione rispetto alla sentenza del Tar de L’Aquila che respinge il ricorso dei Comuni contro la chiusura delle guardie mediche.

Infatti, pur di scongiurare l'ennesima "morte" di un servizio essenziale, le amministrazioni dei comuni di Scerni, Cupello e Celenza sul Trigno avevano fatto ricorso al Tar chiedendo l'annullamento del provvedimento secondo il quale era prevista la chiusura delle guardie mediche a partire dal 31 agosto scorso. A tale atto seguì che la sospensione del servizio in tale data era stata bloccata in attesa della sentenza del Tar. 

Oggi, con l'ordinanza della Camera di Consiglio del 14 settembre, è arrivata la risposta tanto attesa dei magistrati: il Presidente Antonio Amicuzzi, il Consigliere Paolo Passoni e il Primo Referenzario, Paola Anna Gemma Di Cesare, hanno respinto il ricorso dei sindaci.

Probabilmente anche quest'"ultimo baluardo di piccola sanità" verrà negato ai cittadini delle aree interne già fortemente penalizzati. 

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