NESSUN PARLI…: MUSICA ED ARTE OLTRE LA PAROLA

"La pittura trasforma lo spazio in tempo, la musica il tempo in spazio". (Hugo Von Hofmannsthal)

Gina Zacco
22/11/2017
Attualità
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Questa massima del poeta e drammaturgo viennese sembra proprio aver ispirato il MIUR, di concerto con il MIBACT e il Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha riconosciuto in tutti i campi dell’espressività artistica, il tratto distintivo dell’Italia nel mondo.

Nel giorno dell’anno dedicato alla commemorazione della giovane martire Santa Cecilia, patrona della musica, dei musicisti e dei cantanti, l’Istituto Omnicomprensivo “G Spataro” di Gissi ha partecipato alla manifestazione “Nessun parli… - Un giorno di scuola: musica e arte oltre la parola”

Il ricco programma ha visto impegnata tutta la comunità scolastica: i bimbi della scuola primaria e dell’infanzia dell’istituto, tutti gli insegnanti, i genitori e le ragazze della cooperativa Matrix, ospiti del vicino centro di accoglienza: se l’invito a esprimersi attraverso la creatività di tutte le arti, figurative e non figurative, è stato il nous ordinatore della giornata, altresì è stato portato avanti il leitmotiv dell’‹‹Abruzzesità››.

Le nostre piccole comunità, insediamenti abitativi risalenti al medioevo, che hanno costituito la struttura portante della distribuzione demografica del nostro paese, almeno fino agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, vanno ormai scomparendo a favore di una crescente e ormai inarrestabile inurbazione: la necessità di trovare lavoro altrove, infrastrutture che privilegiavano sempre più le città, oppure cause naturali, hanno portato, progressivamente, allo svuotamento dei nostri borghi.

Per evitare che si affievolisca anche la nostra percezione di appartenenza, la responsabile di plesso, Mariagrazia Ciancaglini, “in concerto” con tutto il personale educativo, ha suggerito di dedicare a questo evento la riscoperta del dialetto: laboratori di poesie e canti, insieme a balli popolari, hanno portato i più giovani ad apprezzare “fonemi” e modi di dire ormai sempre più rilegati nei cassetti della memoria dei nostri nonni.

I laboratori realizzati sono stati:

  • MUSICA E DANZA… SENZA CONFINI

Laboratorio multietnico con le ospiti della Cooperativa Matrix per un assaggio d’Africa: le differenze culturali, capaci di suscitare inquietudini, preoccupazioni e ansie diventino ricchezza comune attraverso il rispetto delle diversità.

  • ALLA RISCOPERTA DEL DIALETTO… IN POESIA

La signora Anna, poetessa del paese, guida i piccoli declamanti, attraverso le strofe delle sue poesie, a riscoprire il nostro dialetto.

  • DANZE POPOLARI e “ALL’ALBA QUANDO SPUNTA IL SOLE…”

I vivaci colori degli abiti folcloristici insieme alle danze popolari alternate a canti in vernacolo delle strofe più conosciute del nostro dialetto sono stati accompagnati da papà fisarmonicisti.

  • CONCERTANDO

Chitarre, strumenti a fiato, tastiere e percussioni, per confermare la canzone abruzzese per antonomasia, “Vola vola vola”: il brano musicale scritto in dialetto ortonese da G. Albanese e L. Dommarco, diventato quasi un inno regionale…

  • CREATIVEMANI e FARE… CREARE… RICICLARE

Le arti pittoriche, la creatività manuale, il riciclaggio e in particolare il riutilizzo dei materiali per la costruzione di manufatti ha offerto agli alunni l’acquisizione di comportamenti corretti di educazione ambientale in materia di raccolta differenziata dei rifiuti e del riciclaggio degli stessi.

            La giornata si è conclusa con un momento di socializzazione dei percorsi, dove la nuova mensa dell’edificio scolastico, non ancora utilizzata, è stata aperta alle famiglie e al territorio.

“La canzone di nonne”, del poeta vastese G. Anielli e una gioiosa quadriglia, interpretata da insegnanti e alunni e accompagnata dall’immancabile ‘Du BBotte, ha concluso la sorprendente manifestazione.

 

Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime.” (Victor Hugo)

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