Maxi rinvio a giudizio, oggi, al Tribunale di Vasto, nell'ambito dell'inchiesta cosiddetta 'autovelox selvaggio'. E’ la decisione assunta dal Gup del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, la quale ha accolto la richiesta avanzata dalla pubblica accusa rappresentata in aula dal procuratore capo Francesco Prete. Coinvolti nella vicenda giudiziaria sono amministratori pubblici, rappresentanti della Polizia Municipale e gestori di autovelox riguardanti i Comuni di San Giovanni Lipioni, Dogliola, Fresagrandinaria, Lentella e Cupello riferite a multe comminate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2005 ed il 30 settembre 2007. Le accuse contestate sono: associazione a delinquere, truffa, peculato e violazione dell'articolo 97 della Costituzione, che impone il principio d'imparzialità della pubblica amministrazione. L’inchiesta, partita nel 2009 su iniziativa dei Carabinieri, era finalizzata a far luce sull'utilizzo da parte dei Comuni che si affacciano sulla Trignina delle apparecchiature elettroniche di controllo della velocità sulla Fondovalle 650, la trafficata arteria di collegamento che unisce Abruzzo e Molise attraversando il Vastese interno. Nel corso dell'udienza gli avvocati Cerella, Conti e Besca hanno contestato alcune delle 90 costituzioni di parte civile degli automobilisti difesi dai legali Alessandra Di Iorio e Pasquale Lollino. Artese, in particolare, ha sostenuto l'estraneità ai fatti dei propri assistiti. Soddisfazione per questo sviluppo processuale è stata espressa dal presidente del Comitato Pro Trignina Antonio Turdò.