Roccavivara - Con l’arrivo del Natale, ogni realtà, tradizionalmente, si arricchisce di luci e addobbi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno e contribuire a rendere l’atmosfera festiva.
Anche a Roccavivara è arrivato il Natale e, di conseguenza, si riflette su come ornamentare il paese per renderlo più caloroso e festoso.
Sebbene ci sia ben poco da festeggiare, data la disastrosa situazione finanziaria in cui versano le casse comunali e il disastroso anno pandemico, la nuova amministrazione, insediatasi a settembre 2020, con a capo il geometra Angelo Minni, si sta adoperando per rendere il Natale dignitoso per la sua popolazione.
“Le condizioni economiche del Comune, impongono scelte coraggiose, magari impopolari, ma che indirizzino verso una scrupolosa spending review nei prossimi anni” con queste parole, il sindaco Minni, ammonisce la popolazione riguardo il dissesto finanziario ereditato.
Per questa ragione, il Comune di Roccavivara, ha scelto di esplorare nuove strade per arricchire il Natale di decorazioni, nonostante la difficile situazione. Di qui la decisione di aderire ad un contest cittadino a tema addobbi natalizi.
In cosa consiste?
“Illumina e vinci” è il nome di un concorso che ha come principale obiettivo la valorizzazione dei borghi molisani. I cittadini che partecipano dovranno addobbare l’esterno delle case o tratti di strada del proprio paese. Questo contest nasce dalla mente di una cittadina molisana, Barbara Ruggiero, direttore artistico del contest, con lo scopo di “illuminare” i borghi molisani in un periodo di crisi sociale e relazionale.
A partecipare al contest, oltre al comune di Roccavivara, sono dieci comuni molisani: Sesto Campano, Conca Casale, Sant’Angelo del Pesco, Roccamandolfi, San Polo Matese, Petrella Tifernina, Cercepiccola, Campodipietra, San Giovanni in Galdo e Toro. Le decorazioni saranno in gara dall’8 dicembre al 6 gennaio. Al termine del concorso una giuria competente giudicherà il lavoro per creatività e impatto scenico. Ogni comune sceglierà, inoltre, dei fotografi dal proprio paese che scatteranno le foto per la pagina Facebook @illuminaevinci e la comunità social voterà, per ogni comune, il best social lighting, che consiste in un premio in buoni spesa.
Il sindaco Minni spiega “quest’anno, come Comune, abbiamo molte difficoltà per la disposizione delle luminare, perché di fronte a un preventivo di 1500€, che ci sono stati chiesti, abbiamo un margine di spesa di soli 500€, per questa ragione la palla passa ai cittadini che sono convinto daranno supporto a questa iniziativa per fare in modo che Rocca sia bellissima anche in questo Natale particolare.”
Si tratta di una nuova iniziativa, una sfida per la nuova amministrazione di Minni, che affida il suo operato all’attivismo dei cittadini rocchesi, perché ognuno può diventare amministratore, non solo delegando la rappresentanza ma anche e soprattutto esercitandola in prima persona.
Una iniziativa al passo con i tempi che impongono scelte innovative e fuori dagli schemi. In questa iniziativa ad emergere è un nuovo senso dell’illuminare. Come nel mito della caverna di Platone, la luce è ciò che sovverte le false credenze, come per l’epoca dei Lumi, la luce è il ruolo della razionalità capace di superare ogni ostacolo della conoscenza. La luce é creatività, vitalità, respiro per pensieri atrofizzati. In questo evento riscopriamo il senso di umanità di una comunità, fondato sull’essere creativo dell’essere umano, il decoro non passa automaticamente per una lampadina accesa ma dalla voglia di sentirsi vivi e reagire, addobbando gli spazi privati e comuni con la propria capacità creativa che è la vera luce da cui dirama positività.
Accanto a questa iniziativa, sul web, è partita una campagna di crowdfunding, da parte di alcuni cittadini rocchesi, con lo scopo di raccogliere una somma da consegnare al comune da destinare agli addobbi natalizi. Questa iniziativa è stata sposata anche dalla nuova amministrazione, a cui sta contribuendo lo stesso primo cittadino che la commenta con queste parole: “chiunque vuole fare qualcosa per la comunità rocchese, e lo fa senza strumentalizzazioni politiche, avrà sempre la porta spalancata da parte mia, condivido questa iniziativa fatta per la comunità e decideremo insieme cosa farne del denaro che sarà raccolto.”
Insomma, un Natale diverso, che faccia leva sulla riscoperta di valori antropologici sopiti. Se un segnale di speranza, infatti, passa dalla presenza necessaria di un Natale con più lampadine allora è il massimo esempio di come l’attuale società costruisca pensieri mostruosi e poco umani. Con queste iniziative, invece, la speranza è ciò che costruiamo prima dell’orizzonte in cui la osserviamo. Riscopriamo l’umanità dell’essere umano per un Natale veramente illuminato.