In morte di Peppino Catania - Il cordoglio dell' Assostampa Vasto

associazione vastese della stampa
09/01/2021
Attualità
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L’Associazione Vastese della Stampa – 1957 piange la scomparsa di uno dei suoi padri fondatori, la sua guida per oltre un trentennio.

Peppino Catania ci ha lasciati.

Il decano dei giornalisti vastesi è partito per il suo ultimo viaggio portando con sé la sua professionalità, la competenza, il rispetto per la deontologia, qualità che nel corso degli anni ha trasmesso a tutte le nuove leve del giornalismo vastese e non solo.

Perché Peppino per oltre 25 anni, dal 1957 al 1983, è stato corrispondente de Il Tempo e nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con numerose testate locali, regionali e nazionali ed ha rappresentato un faro per la professione fino ad essere eletto per due legislature in seno al Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo.

A noi che lo abbiamo conosciuto, amato, stimato mancheranno i suoi modi cordiali, i suoi sorrisi, i suoi aneddoti, il suo amore viscerale per la nostra città che lo ha accolto in tempo di guerra e della quale, per oltre 70 anni, fino agli ultimi giorni che lo hanno reso possibile, ha raccontato splendide pagine di cultura e ricerca storica.

Da grande uomo di cultura qual era, trasformava spesso l’informazione in sapere e la comunicazione in divulgazione. Toni sempre sobri, appassionati, oggettivi, ricercati. Insomma una forma di giornalismo serio, senza compromessi e sempre con una prospettiva civica, culturale e di crescita.

Molti lo hanno ricordato come un signore d’altri tempi, a noi dell’Associazione piace ricordarlo come un signore in ogni tempo.

Ciascuno di noi ha un ricordo personale con Peppino e questo significa che la sua vita non è trascorsa inutilmente, ma si sia sempre speso per il prossimo, e non solo per informare, ma spesso per formare ed educare.

La sua attività giornalistica è stata l’incipit della odierna storia di tanti aspetti della vita sociale, culturale ed economica della Nostra Città.

“Io stesso - afferma il Presidente dell’Associazione, Avv. Giampaolo Di Marco - ho fatto ricorso alle sue inesauribili fonti storiche, non solo di carattere giornalistico, quando sono stato chiamato da una rivista giuridica a scrivere la storia del Nostro Tribunale. Gli sono grato per avermi accolto nella Sua casa di Via Pampani, da giovane giurista e da piccolo giornalista. Quel giorno lo porto con me con un momento di grande insegnamento, soprattutto per l’affetto e la passione con la quale mi ha tenuto incollato alla sedia a scrivere a mano la storia di un pezzo della Nostra Città.”.

Peppino se ne è andato e da oggi siamo tutti più poveri. Sarà sempre ricordato, ma sarà ancor più utile provare ad imitarlo, accrescendo i suoi insegnamenti e diffondendo i suoi metodi, mai fuori dal tempo che si vive.

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