La riconversione industriale alla Golden Lady è realtà: via libera al Ministero

Definiti gli ultimi passaggi con il subentro nel sito della Val Sinello delle aziende 'Silda Invest' e 'New Trade'

Michele Tana
29/05/2012
Attualità
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La ‘fumata’, stavolta, è finalmente bianca. Accordo sottoscritto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17, con buona pace e soddisfazione di tutti gli interessati, e vertenza Golden Lady ormai in archivio.


Si ripartirà con il subentro di due nuove aziende ed attività nel sito della Val Sinello di Gissi, dei settori calzaturiero e tessile, e sono salvi i posti di lavoro dei 382 dipendenti a rischio.

Domani mattina, alle 10 davanti l'ingresso della Golden Lady, a presentare nel dettaglio intesa e nuovi programmi saranno i vertici delle organizzazioni sindacali territoriali di riferimento, della Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil, rispettivamente Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Arnaldo Schioppa. Il ‘via libera’ definitivo, quello più atteso soprattutto dalle maestranze, è giunto da una stanza al quinto piano del Ministero dello Sviluppo Economico di via Molise a Roma. A distanza di qualche giorno da un precedente vertice capitolino, la riconversione industriale, auspicata dai più, ha finalmente trovato la sua contezza e sono stati cancellati i dubbi emersi in occasione del presidio di sabato mattina, davanti alla sede della Golden Lady, quando era stata comunicata dai rappresentanti del sindacato la necessità di dover approfondire – proprio a livello ministeriale - alcuni aspetti dell’annunciato investimento e proposta industriale da parte dell’impresa del settore calzaturiero coinvolta e che dovrà accollarsi la gran parte della forza lavoro (250 unità).

A riconvertire la Golden Lady, nei prossimi mesi, saranno la ‘Silda Invest spa’ (calzaturiero) e la ‘New Trade’ (tessile). A conti fatti, una boccata d’ossigeno di non trascurabile portata per chi, in questi anni, donne per la gran parte, ha dovuto fare i conti con una situazione di precarietà e di nubi all’orizzonte. Ora un po’ di sereno per tutti.

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