ieri c’è stato un incontro al Comune di San Salvo con i sindacati della Pilkington ed i sindaci Francesco Menna e Tiziana Magnacca organizzato da quest’ ultima. Noi giornalisti abbiamo ricevuto un messaggio dal collega Cavuoti (dell’ Ufficio stampa comunale) che si concludeva in questo modo: “La riunione si terrà nell’aula consiliare del Comune di San Salvo martedì prossimo , 8 giugno 2021, con inizio alle 16,30”. Motivo per cui tre colleghi sono andati diligentemente nella sala consiliare del Comune di San Salvo: Antonino Dolce di Zonalocale, Laura Rongoni del Nuovo e Federico Cosenza di Vastoweb. Io non sono andato solo perché ero in ospedale per la seconda dose di vaccino.
Come ha riferito Antonino Dolce sul suo articolo, pubblicato poc’anzi su Zonalocale, i tre colleghi sono stati invitati ad andare via. A chiederlo espressamente è stato Franco Zerra. Non si comprende cosa avesse di tanto segreto da dire ai sindaci il segretario provinciale della Cisl. E comunque sappia, il Signor Zerra, che è la prima volta, in questo territorio, che in occasione di incontri che riguardano grosse questioni di lavoro si caccia da un’aula istituzionale i rappresentanti della Stampa. La quale, in questa ancor fragile democrazia, ha “valenza costituzionale” almeno quanto il Sindacato.
Quel che è altrettanto grave è che il padrone di casa, il sindaco Tiziana Magnacca, lo abbia consentito. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se l’avesse chiesto un potente amministratore delegato. Ma un potente amministratore delegato non l’avrebbe mai fatto, perché chi comanda per davvero è troppo accorto al ruolo della stampa per scivolare in un incidente del genere.
La Magnacca avrebbe detto che, dopo quello di ieri, dovrà avere anche un incontro col management; ha invitato il suo collega di Vasto, dopo averlo “convocato” qualche giorno fa; probabilmente si metterà in contatto col Ministro Giorgetti, suo compagno di partito nel cui ministero sono insediati i tavoli di crisi; forse coinvolgerà l’ assessore Quaresimale e il presidente della Commissione Territorio ed infrastrutture Marcovecchio, entrambi suoi compagni di partito, che si dovranno occupare della vicenda a livello regionale.
Insomma, se ho ben capito, il sindaco di San Salvo vuole (e comunque può, anzi deve) ritagliarsi un ruolo di mediazione nella più difficile delle vertenze della Pilkington – Nsg pari solo a quella della vendita Siv (nel ‘92/’93): fa bene a farlo. Lo fece per la Denso l’on. Arnaldo Mariotti, suo illustre predecessore, che, non da sindaco, ma da capo di gabinetto del vice ministro Bubbico al ministero delle Attività produttive, fu praticamente l’ elemento coesivo tra le parti sociali, cosa riconosciuta anche da sindacalisti di centrodestra, come Pasqualino Di Santo.
Tiziana Magnacca fa bene a ritagliarsi questo ruolo. Ne ha le qualità: non c’è dubbio. Ma deve fare molta attenzione se vuole portare a casa il risultato. Il territorio deve “parlare una sola lingua” e deve anche saperla comunicare, per cui aver cacciato i giornalisti non è un buon inizio. Peraltro “nessuno può chiamarci solo quando serve”, come a caldo mi ha detto il collega Dolce, che bene ha fatto a scrivere dell’ increscioso episodio.
Un territorio è forte solo la Stampa ha la schiena dritta. Un territorio è unito solo se chi lo guida non fa succedere ‘ste cavolate. E per vincere partite complesse come quelle di Piane Sant’ Angelo bisogna essere forti e uniti, come territorio.