CAMPIONI D’EUROPA!

L' editoriale di Filippo Sammartino

Filippo Sammartino
12/07/2021
Attualità
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Possiamo dirlo forte: ce l’abbiamo fatta. Dopo ben 53 anni, l’Italia torna campione d’Europa. Decisiva la vittoria in finale, ieri sera, contro l’Inghilterra a Wembley, terminata solo ai calci di rigore con il risultato di 3 a 2.

Una partita iniziata con il piede sbagliato, perché l’Inghilterra è passata in vantaggio al 2’ minuto con la rete di Shaw. L’Italia ha cercato di riprendersi da un momento di difficoltà, provando a mettere in difficoltà gli inglesi, soprattutto con Federico Chiesa.

Nel secondo tempo, l’Italia ha continuato a spingere, finché, al 67’, un colpo di testa di Verratti, respinto da Pickford, è arrivato sui piedi di Leonardo Bonucci, che a botta sicura ha regalato il gol agli azzurri. Nei minuti successivi, entrambe le squadre si sono dimostrate molto stanche, per questo i 90 minuti non sono bastati.

Anche i supplementari non sono stati segnati da grandi occasioni, e per questo si è giunti ai calci di rigore. Due errori dell’Inghilterra, uno dell’Italia, e ancora una volta il rigore decisivo è toccato a Jorginho. Questa volta il centrocampista azzurro ha trovato la risposta di Pickford, ma al tiro successivo Donnarumma ha fermato la botta di Saka, portando l’Italia sul tetto d’Europa.

Sicuramente, la vittoria di ieri sera, dal punto di vista calcistico, è un grande riscatto della nostra nazionale di calcio, che solo due anni fa sembrava perduta ed ora invece si è dimostrata, sul campo, la più forte in tutta Europa. Ma la coppa strappata a Wembley e portata a Roma non deve essere la fine di un percorso, ma solo l’inizio, perché questo gruppo ha ancora tantissimo da dare. È un gruppo giovane, coraggioso, unito, che dobbiamo ringraziare per averci regalato emozioni così grandi.

A Roberto Mancini, mente di questo gruppo, che è riuscito a trarre il meglio da ogni singolo e dalla squadra. A Gianluca Vialli, cuore azzurro che non smette mai di sognare. A Donnarumma, Meret, Sirigu, Acerbi, Bastoni, Bonucci, Chiellini, Di Lorenzo, Emerson, Florenzi, Spinazzola, Toloi, Barella, Cristante, Jorginho, Locatelli, Pellegrini, Verratti, Pessina, Belotti, Berardi, Bernardeschi, Chiesa, Immobile, Insigne, Raspadori, perché i nomi di questi eroi dobbiamo ricordarli per sempre.  Ma, al di là della gioia calcistica che questo risultato ci ha dato, questa vittoria è la rinascita di un popolo intero, che non ha perso mai la speranza dopo mesi di sofferenza e difficoltà.

Dedicato ai pezzi della nostra storia che in questi due anni sono andati via, tra cui Ennio Morricone, Ezio Bosso, Gigi Proietti, Stefano D’Orazio, Paolo Rossi, Raoul Casadei, Milva, Franco Battiato, Tarcisio Burgnich, Carla Fracci, Giampiero Boniperti e Raffaella Carrà. Ai nostri familiari e amici che ci hanno lasciato, affinché questa vittoria giunga anche a loro. A medici, infermieri e operatori sanitari che giornalmente lavorano in prima linea per tutti noi. Agli italiani che hanno perso la vita difendendo la nostra nazione, come Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci. All’Italia intera, che è sul tetto d’Europa, meritatamente. Al popolo italiano, che non smette mai di sognare.

Grazie, Italia! 

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