Camillo D’Amico: "sulla variante alla SS 16 coinvolgeteci"

Camillo D’Amico
08/03/2022
Attualità
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 L’arretramento della SS 16 è un argomento vecchio di decenni. Qualche sito locale ha pubblicato atti parlamentari relativi agli anni 60. Se già se ne parlava è segno che l’importanza è notevole da sempre. Chiaramente è un argomento che le varie classi dirigenti, succedutesi  nel territorio, hanno sempre avvertito come una questione importante.  L’argomento  non poteva e non può riguardare la sola zona litorale ma abbraccia l’intero territorio.

Tornando ai nostri giorni emerge con chiarezza assoluta che le ipotesi in campo prodotte solo sul litorale di Vasto costano troppo, richiedono tempi lunghi di realizzazione ed hanno un fortissimo impatto ambientale.  L’ipotesi alternativa che c’è da anni in campo che passa per le fondovalli del Sinello, Cena e Treste  che costa molto e si  può realizzare con tempi  molto brevi avendo un impatto del tutto insignificante è tornata di grande attualità.

Fa piacere sapere che il Sindaco di Vasto nonché Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, ed il Consigliere ed ex Sindaco di Lentella, Carlo Moro, l’abbiano rappresentato come una  priorità al Ministero delle Attività Produttive. E’ come una cosa non solo realizzabile e possibile ma fattibile ed in tempi modici. Noi siamo d’accordo e sosterremo la scelta in tutti i luoghi e nelle maniere più ampie possibili. Se solo fossimo stati coinvolti non ci saremmo sottratti a sottoporre al nostro Consiglio Comunale ed sistematico assente Sindaco di Cupello atti d’indirizzo in questo senso.

Al di là di tutto però ci dichiariamo disponibili ad esercitare ogni utile iniziativa per realizzare e concretizzare in breve tempo questa iniziativa infrastrutturale che avvicina l’interno alla costa. L’ambizione  di una ‘variante alla SS 16 che Vasto insegue e coltiva, se pur legittima, è altra cosa. Sin quando però resta una cosa ‘privata e non partecipata’ possiamo solo partecipare come semplici tifosi.

Il Sindaco di Vasto, così come i suoi amministratori, debbono comprendere e capire che sono alla guida di una città che è capofila di un territorio ma, saranno autorevoli e rispettati, solo quando le scelte  saranno veramente  partecipate e condivise; diversamente è solo ….’cosa loro’.

Camillo D’Amico

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