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Regione Basilicata: quali sono gli utenti dei serd

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Non si vuole essere “malpensanti” (anche se ad esserlo qualche volta ci si “azzecca”) ma, guardando i dati che andiamo a sottoporre a chi ci legge, risulta qualcosa che attesta ciò che si sta sottolineando da un bel pezzo: ma tutti i dati relativi al gioco patologico ed ai casino online gratis che toccano il nostro territorio, e che vengono sbandierati da diverse fazioni politiche (ed anche no), sono poi veritieri? Gli allarmismi che sono stati creati attorno al mondo del gioco d'azzardo (pubblico e lecito) avevano ragion d'essere? O sono stati strumentalizzati come tante altre cose che attengono il mondo ludico?

Non si vogliono dare risposte, o sopratutto non si vuole dare certezza di alcunchè, ma il rapporto Serd pubblicato dalla Regione Basilicata evidenzia il calo generale degli utenti. Il 68,8% sono tossicodipendenti, i malati di gioco problematico il 5,5%. Per risalire a queste percentuali bisogna dire che nel 2015 l'utenza annuale dei Serd, in quella precisa Regione, è stata di 2.218 individui, suddivisa in 1.986 uomini e 232 donne. Bisogna sottolineare che nel periodo che intercorre tra il 2012 ed il 2015 si è registrata una progressiva riduzione di coloro che sono ricorsi ai Servizi Sanitari: nel 2015 le persone che per la prima volta si sono rivolte ai Serd sono state 389 contro le 430 del 2014 e percentualmente si tratta di un -9,5%.

Sempre per continuare con dati “nudi e crudi” bisogna dire che la prelavenza maschile è presente nettamente su quella femminile in tutte le tipologie di dipendenza, anche se in percentuale diversa. Il rapporto relativo al 2016 è stato confezionato dal Tavolo Tecnico del Sistema Informativo Regionale sulle Dipendenze ed è il risultato del percorso effettuato in questi ultimi anni dagli operatori dei Serd della Regione Basilicata che, attraverso appunto il sistema informativo, hanno potuto raggiungere questi dati per comprendere, valutare ed intervenire relativamente al fenomeno delle dipendenze in generale.

Non si vuole assolutamente dire che i dati che si riferiscono al gioco patologico siano bassi o non degni di segnalazione, ma si vuole però ridimensionare l'allarmismo che attorno ai dati (ma non solo di questa Regione) relativi all'abuso del gioco si pone sempre in essere per far arrivare ai “normali cittadini” che il gioco è “male”, anzi che è “il male del secolo”. E su questo “ci piace” assolutamente e fortemente dissentire.

Ma questo Rapporto, invece, è assolutamente utile -trattandosi proprio di dati “vissuti” dai centri Serd- per avere un esatto quadro delle persone coinvolte in dipendenze di ogni tipo, anche legate al mondo dei migliori casino online, e per offrire un contributo tangibile per lo sviluppo delle varie strategie di programmazione ed organizzazione dei servizi che possa mettere a disposizione dei cittadini un uso più efficiente delle risorse e, sopratutto, che possa offrire risposte più professionali ed adeguate ai “vecchi e nuovi bisogni” degli assistiti.

Un altro miglioramento che si pone questo studio è un miglioramento del sistema informativo che preveda, ma questo dal prossimo anno, l'inserimento dei dati degli utenti che “soffrono di una doppia diagnosi”, ossia la segnalazione di coloro che accanto alla dipendenza da sostanze o dal gioco d'azzardo presentano anche una patologia psichiatrica. Sarebbe un notevole passo in avanti nel promuovere più valide modalità di collaborazione tra i Serd ed il Dipartimento della Salute Mentale. E questo, ovviamente, poiché è provato scientificamente che chi ricorre all'abuso di “qualsiasi sostanza” ha di base dei seri motivi di relazionabilità con l'ambiente che lo circonda.

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