Il 10 settembre l’Associazione “Dafne” in collaborazione con Lega Ambiente, CAI e Cooperativa Green Willi, che gestisce la Casina del bosco di Don Venanzio, ha organizzato una camminata nella riserva di Punta Aderci, lungo il sentiero dedicato a Mirella La Palombara (associata al CAI) vittima di femminicidio il 21 ottobre 2011.
Una partecipazione numerosa quasi inaspettata di uomini e donne per un intento comune: manifestare camminando il proprio “no alla violenza contro le donne”, nel panorama incantevole di Punta Aderci dove i pensieri si sono fusi con il silenzio del sentiero, a tratti interrotto dalla soave voce di Raffaella Zaccagna, per la lettura dei versi delle poesie tra cui la sua con il titolo "Sacro" (pubblicata sul prossimo post).
All’arrivo è stato offerto un aperitivo ed è stata presentata la linea di vini EVA PATCH che l’Associazione “Dafne”, presidente Margherita Barone, sta realizzando insieme alla Cantina di Orsogna.
L’ etichetta dei vini (in tessuto riciclato) di questa linea viene realizzata da alcune delle donne sostenute dai centri antiviolenza che stanno facendo un percorso di reinserimento lavorativo. Di fatti una piccola parte derivante dalla vendita delle bottiglie, viene devoluta all’associazione Dafne che utilizza tali fondi per l’empowerment delle donne. Le donne facendo questa attività hanno un piccolo reddito che permette loro di uscire da situazioni di violenza.
I partecipanti alla camminata, all’arrivo alla Casina di Don Venanzio, hanno potuto ristorarsi con un’apericena offerto dalla Cooperativa Green Willi, che ha accolto tutti i partecipanti in tavoli rotondi, sotto un albero spettacolare, contornati da splendide luminarie creando un’atmosfera gioiosa e magica allo stesso tempo.
La serata è stata allietata dal musicista Elpidio Tornese col dolce suono del saxofono e i presenti si sono divertiti tantissimo ballando sulle sue note.
Per l’occasione abbiamo intervistato Licia Zulli, responsabile dello sportello “Frida” di San Salvo che ci ha parlato dei progetti che l’associazione Dafne sta portando avanti. Tra le donne accolte e sostenute anche una giovane afgana che ha dovuto lasciare il suo paese con l’arrivo dei talebani.
“Nella nostra associazione abbiamo accolto Somayyeh, giovane donna Afgana, docente universitaria a Kabul che aiutava altre donne, lavorava per associazioni internazionali, e che ha dovuto lasciare il suo paese dalla sera alla mattina per l’arrivo dei talebani, perché sapeva che sarebbe andata incontro alla morte.
Qui sta imparando la lingua e svolgendo un tirocinio con Dafne per provare a riprendere quello che faceva nel suo paese e farlo qui, per le donne straniere.”
Dafne gestisce lo sportello “Frida” del Comune di San Salvo, il Centro Antiviolenza DonnAttiva della Città del Vasto e il Centro Antiviolenza Dafne di Lanciano, realizza una serie di attività nelle scuole. Nel lavoro di prevenzione e contrasto della violenza di genere fronteggia soprattutto la violenza domestica. Lavora sotto traccia nel senso che non fa pubblicità, per garantire la protezione alle donne, ed il loro anonimato, fondamentale per la loro sicurezza.
Iniziative come quella di oggi ci consentono di far conoscere a più persone possibili che noi ci siamo e le possiamo aiutare perché “Dalla violenza si può uscire”.
Ringraziamo la Cantina di Orsogna per aver collaborato al progetto Eva Patch e per aver dato speranza alle donne vittime di Violenza offrendo un’opportunità di indipendenza economica creando una linea di vini della solidarietà”.
La presenza di tante persone all’iniziativa di oggi è molto importante per tutte le donne che stanno vivendo una situazione di violenza. Vedere che non sono sole le aiuta a superare il momento di difficoltà che stanno vivendo e a ritrovare la forza e le energie per riprendere in mano la loro vita. Stiamo lavorando insieme alle altre organizzazioni che hanno promosso l’iniziativa, per rendere questa iniziativa un appuntamento annuale ed istituire la ricorrenza “Sul Sentiero del Femminicidio per dire No alla violenza e Si alla rinascita”.
“Sacro”
Di Raffaella Zaccagna
Sacro è questo momento di profumato spazio
Leggere leggeri nel passo che suona le foglie
Sentire il respiro profondo di terra e muschio
Scivolare negli occhi di fiume e nei pensieri di mare
Sacro è imparare la felicità dell’istante
Il riverbero del sole tra le braccia degli alberi
Sacro è il cammino sinfonico di cuori tamburi d’amore
Sacri siamo noi quando riusciamo a sentire
le voci nascoste degli altri
E sacro è gioire insieme
Nell’eco moltiplicata dal vento leggero
Sacro è il respiro innamorato
Di natura dolce settembrina
Di colori che l’autunno prepara discreto
Durante l’ultima festa d’estate
Sacro è camminare
E insieme restare.