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Silda Invest, l'assemblea di fabbrica vota lo stop. Nel pomeriggio l'accordo a Roma

Ad annunciare lo sblocco della situazione è Paolo Gatti

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GISSI – Giornata dai due volti quella di ieri per la Silda Invest, l’azienda calzaturiera che ha preso il posto della Golden Lady in Val Sinello. In mattinata gli operai – la Silda, secondo gli accordi, alla fine del processo di riconversione ne dovrebbe rioccupare 250 – hanno deciso in un’assemblea di fabbrica di non tornare a lavoro fino a quando l’Inps non pagherà la cassa integrazione. Molti di loro, infatti, da quando hanno iniziato a luglio non percepiscono lo stipendio.
Una condizione questa spesso ricordata anche dai vari esponenti politici che seguono la vicenda per sottolineare l’avanzamento del progetto grazie ai sacrifici dei lavoratori.

Dopo quasi nove mesi, però, in molti iniziano a chiedersi se ci sono ancora i presupposti per continuare a lavorare gratis. Nei giorni scorsi diversi dipendenti ex-Golden Lady hanno firmato le dimissioni per tornare in mobilità. Ieri mattina il voto in assemblea che di fatto bloccava l’attività.

Sempre ieri, nel pomeriggio, il colpo di scena. E come accade sempre più spesso arriva dalla rete. L’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, annuncia sul suo profilo Facebook: «Il decreto per la cassa per la Silda (ex Golden lady di Gissi) è stato firmato dal Ministero e oggi stesso sarà trasmesso a INPS».
A seguito di tale firma, l’Inps potrà erogare la cassa integrazione e la mobilità decorrenti dal primo gennaio 2013 grazie a uno stanziamento di oltre 14 milioni e mezzo di euro.

Ora i lavoratori, sfiancati da mesi di tira e molla, attendono di ‘toccare con mano’ il reale sblocco della situazione.

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