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QUELLA VOLTA CHE ANDREA PURGATORI VENNE A SAN SALVO

L'editoriale di Domenico Di Stefano

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La morte di Andrea Purgatori mi addolora molto: sono stato, e sono, da sempre un grande ammiratore di questo bravissimo Giornalista, straordinario ricercatore di Verità, deontologicamente impeccabile, persona seria, pacata, un altissimo professionista al quale assolutamente guardare se si vuole intraprendere una professione come quella e, soprattutto, farla in modo corretto e autorevole. 
 
Purgatori venne a San Salvo nel novembre 2003 quando, in occasione del 25mo del rapimento e della uccisione di Aldo Moro, si tenne un’edizione speciale de “L’ALTROCINEMA FILM FESTIVAL” dedicata allo Statista democristiano. Tra film e altre celebrazioni sulla figura di Moro ci fu un convegno al Centro Culturale coordinato e diretto proprio da Andrea Purgatori; gli altri relatori erano il Sen. Sergio Flamigni (Commissione Inchiesta su Moro), il giudice Ferdinando Imposimato, il regista Giuseppe Ferrara e soprattutto la figlia di Moro, Maria Fida. Fu uno dei momenti più intensi e culturalmente evoluti della nostra città. A margine di questo breve ricordo di Andrea Purgatori aggiungo due postille. Non bisogna mai pensare che la storia di una città, di una comunità sia solo quella corrente, come se ieri e l’altro ieri non fosse accaduto nulla, e mi riferisco ad ogni iniziativa, manifestazione, momento collettivo: a volte basta adottare un po’ di memoria e di curiosità per accorgersi che tutto si tiene, inesorabilmente. 
 
Vale anche per quelle iniziative e quelle idee che sono accadute e che, ahimè, non hanno goduto del supporto dei modernissimi telefonini, dei droni e di ogni forma social che spesso deborda nel nostro quotidiano. Ed era questa la seconda postilla. Grazie Andrea, buon viaggio.
 

 
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