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"Che ci azzecca il parco Maiella con la gestione dalle Fauna selvatica di competenza nazionale e regionale?"

Nuovo intervento di Dino Rossi di Cospa Abruzzo sul lupo di Vasto

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 Sul lupo di Vasto c'è stato un tavolo tecnico , ma meno male che a causa del meteo ero  in ferie e  quindi mi sono messo alla ricerca di alcune sentenze. Udite, udite gente! La Corte di Giustizia europea si è espressa sia sull’abbattimento dei grandi carnivori in deroga e sia sulla gestione Habitat che sui piani di abbattimenti. I lupi in deroga possono essere abbattuti dagli stati membri attraverso le regioni ed anche attraverso le guardie venatorie della polizia provinciale ed i cacciatori abilitati. 

Questa sentenza riguarda la Finlandia per la tutela delle renne come riportato in calce, è molto dettagliata e dice anche che gli animali di alto interesse comunitari come i lupi e gli orsi devono essere gestiti in modo da rimanere nel loro Habitat e non nelle aree urbanizzate come Vasto e Palombaro. 

Probabilmente la stima fatta dall’Ispra sui lupi non corrisponde alla realtà e i parchi abruzzesi ormai gestiscono tutto il territorio agrosilvopastorale regionale lasciando questi animali di grande interesse allo sbaraglio con danni agli animali domestici, alla fauna selvatica e soprattutto alle persone. Invece, in Finlandia proteggono le renne: ma le persone e le pecore italiane valgono meno delle renne finlandesi?  

https://www.ambientediritto.it/giurisprudenza/corte-di-giustizia-ue-sez-2-10-10-2019-sentenza-c%E2%80%91674-17/https://www.ambientediritto.it/giurisprudenza/corte-di-giustizia-ue-sez-2-10-10-2019-sentenza-c%E2%80%91674-17/

articolo 16 lettera A)e B) nella quale si parla di deroga per la salvaguardia dell’agricoltura, ma anche che gli animali protetti dovrebbero rimanere nell’area indicata, l’articolo 10 L’articolo 41a, terzo comma, della legge sulla caccia, che recepisce nell’ordinamento giuridico finlandese l’articolo 16, paragrafo 1, lettera e), della direttiva «habitat», prevede quanto segue: «Una deroga riguardante il lupo, l’orso, la lontra e la lince può essere concessa anche per catturare o abbattere su base selettiva e in misura limitata taluni esemplari in condizioni rigorosamente controllate».11 Il decreto governativo (452/2013), emanato in base all’articolo 41, quarto comma e all’articolo 41a, quarto comma, della legge sulla caccia, indica, al suo articolo 3, primo comma, punto 1, che una deroga come quella prevista all’articolo 41a, terzo comma, di tale legge può essere concessa per catturare o uccidere lupi nella zona di gestione del patrimonio rangifero tra il 1º ottobre e il 31 marzo e, nel resto del paese, tra il 1º novembre e il 31 marzo e, al suo articolo 4, terzo comma, precisa che una siffatta deroga può essere concessa solo per cacciare in zone in cui la specie interessata è fortemente rappresentata. 13 Il 22 gennaio 2015 il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste ha adottato un nuovo piano di gestione della popolazione di lupi in Finlandia, sulla base dei risultati di una valutazione dell’evoluzione della politica nazionale in materia di grandi carnivori (in prosieguo: il «piano di gestione dei lupi»). Secondo tale piano, il cui obiettivo è di porre e di mantenere la popolazione di lupi in uno stato di conservazione soddisfacente, la dimensione minima di una popolazione di lupi vitale è di 25 coppie riproduttive. Da detto piano emerge altresì che la gestione della popolazione di lupi in Finlandia è destinata a fallire qualora non si tenga conto delle esigenze delle persone che risiedono e lavorano nei territori dei branchi, considerata, in particolare, l’accettazione sociale crescente della caccia illegale ai lupi in determinate circostanze. L’obiettivo delle deroghe di gestione è quindi di assicurare la sussistenza del branco locale, favorendo al contempo la coesistenza dei lupi e dell’uomo. In quest’ottica si intende intervenire contro esemplari che arrecano danno e prevenire in tal modo l’abbattimento illegale di lupi. 

In sostanza la Corte di Giustizia Europea sulla convivenza lupo uomo legittimamente dice il contrario di quanto stanno divulgando in Italia le associazioni ambientaliste con le aree protette, tra l’altro favorendo il bracconaggio di persone costrette a difendersi. Non si capisce per quali motivi vengono fatti i tavoli tecnici in assenza della stampa locale e di persone competenti, limitandosi solo ad emettere comunicati stampa di convenienza.

 

Il Cospa Abruzzo Dino Rossi

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