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ORA VEDREMO SE L’AMMINISTRAZIONE DE NICOLIS RESTA COSTRUITA SULLA SABBIA

…O SULLA ROCCIA…

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Antonino Dolce ha pubblicato un articolo dal titolo emblematico: “Nei tratti senza muretto la sabbia invade il nuovo lungomare e le aree retrostanti”. L’articolo è diventato virale nella nostra comunità, avendo avuto sulla pagina social di Chiaro quotidiano 11 condivisioni e 64 commenti, tra cui diverse persone non tifose che hanno semplicemente pensato e scritto che è stata una cavolata togliere il muretto sul lungomare.

Conoscendo quanto sia “sensibile” alle critiche l’Amministrazione comunale, è facile dedurre che queste abbiano colpito e che, di fronte alla loro fondatezza, il Comune quantomeno valuterà se intervenire. Secondo il nostro modesto parere, il Comune può fare due cose:

  1. Tacere, ignorare le critiche ed andare avanti coi lavori. Ma far finta che il problema non ci sia potrebbe nuocere elettoralmente alle prossime regionali a Tiziana Magnacca, la cui Amministrazione si era fatta donare i fondi (da 2K Engeenering), aveva trovato ed incaricato il progettista ed aveva fatto partire appalti e lavori. E’ probabile che l’Opposizione alla Magnacca (sia quella interna che quella esterna) batterà su questo tasto;
  2. Porre rimedio al problema che è oggettivo, utilizzando eventuali ribassi per variare il progetto in corso d’opera o facendo rifare il muretto o installando barriere frangivento. Questo intervento richiede che venga messo da parte il tradizionale orgoglio del centrodestra locale, che non ha mai ammesso errori almeno nella comunicazione pubblica. 

 Sulla strada che sarà scelta tra l’ignorare il problema o correggerlo (ammettendone l’errore, sia pure implicitamente) dovrebbe avere voce in capitolo la sindaca Emanuela De Nicolis, anche perché, se è vero che far finta di niente danneggerebbe l’immagine elettorale della candidata Magnacca, è altrettanto vero che ciò che sta succedendo in questa legislatura (e che non è successo nelle precedenti) in termini di critiche e disapprovazioni popolari fa calare anzitutto l’ immagine della stessa De Nicolis. Questo perché è lei la prima cittadina in carica, come ha rivendicato in una delle risposte a Fabio Travaglini, dimostrando che ci tiene giustamente alla sua immagine.

Quindi se ci tiene ad essere rispettata, non può sempre metterci la faccia in ciò che è successo in passato. Nonostante abbia detto più volte all’ Opposizione che non ci casca nel tranello di farsi contrapporre alla Magnacca, l’essere l’alter ego della predecessora la crocifigge e rende ingiusto ciò che sta accadendo alla sua sindacatura, visto che la precedente ha avuto una luna di miele di 10 anni, mentre la sua di 10 giorni. 

Come potrebbe la De Nicolis uscire da questo evidente stato di minorità (politica) rispetto alla Magnacca? Per rimettersi in sintonia col senso comune, la sindaca in carica dovrebbe dire chiaramente quello che tutti pensano e cioè che è stata una cavolata togliere quel muretto. In questo modo inizierebbe a costruire la sua Amministrazione sulla roccia e non più sulla sabbia. 

A proposito di sabbia sta scritto: 

«Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande»

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