Torniamo su una notizia di cronaca di cui ci siamo già occupati: tra i pochi o forse da soli. Ma noi nella battaglia di Davide contro Golia, stiamo con Davide. Ossia con un malato oncologico che si è visto revocata la pensione di invalidità civile senza avviso e senza apparente motivazione dal gigante Golia/Inps. O meglio con motivazione che, semmai ci fosse, dovranno essere i carabinieri ad acclarare per delega del sostituto procuratore della Repubblica che sta conducendo le indagini.
Le indagini sono state chieste, sollecitate e seguite da anni (quindici per l' esattezza) dal povero malato, da Romeo Raimondi che non si è mai rassegnato, ritenendo quella revoca una profonda ingiustizia. Per questo motivo Romeo aveva fin da subito presentato una querela snocciolando nomi e cognomi dell'Inps e della Commissione medica. Ora finalmente ha ottenuto che il responsabile provinciale dell' Istituto nazionale di previdenza sociale fornisca spiegazioni all' Autorità giudiziaria, accompagnato da un legale (ex art. 350 del c.c.p.)
Non è una condanna. Non è un risarcimento civile, che comunque prima o poi sarà chiesto. Ma è di certo un passo avanti. Una soddisfazione per Davide, alias Romeo Raimondi, perché finalmente i potentissimi dirigenti Inps e/o Asl sono chiamati a rispondere delle proprie azioni.
Anche a mio padre la Commissione medica Asl fece un' ingiustizia, negandogli la pensione da malato oncologico terminale. Decidemmo di non fare ricorso come ci dicevano di fare dal nostro Patronato e facemmo fare un' interrogazione parlamentare perché il ministro si accorgesse di ciò che accade in periferia. Poi presentammo nuovamente l' istanza e ce l' approvarono. Ma non sapremo mai perché, visto che mio padre poco dopo morì. Qualcuno mi disse che funziona così: la prima volta bocciano e la seconda approvano. Intanto guadagnano dei mesi, sapendo che sta per arrivare sorella morte.
A me nessuno della Asl forni delle spiegazioni. Speriamo che a Romeo vada meglio e che almeno a lui vengano spiegati questi comportamenti così "strani" nella concessione o nelle revoche pensionistiche. Forse a lui direttamente non glielo spiegheranno, ma ai magistrati dovranno farlo. Perbacco se dovranno, perché finalmente c' è un giudice a Berlino...anzi a Vasto.