Un operaio di 46 anni di Lanciano (Chieti) è morto dopo essere stato investito da un tubo metallico, mentre stava lavorando con una pressa in una fabbrica dell'indotto automotive della Val di Sangro. L'incidente è avvenuto in mattinata. Secondo una prima ricostruzione l'operaio stava operando con una pressa quando è stato colpito all'altezza dell'addome da un tubo metallico espulso dalla macchina. apparso da subito in gravissime condizioni l'uomo è morto poco dopo, nonostante l'intervento del 118 e dell'elisoccorso da Pescara. Il macchinario è stato posto sotto sequestro dalla magistratura.
"Quello accaduto oggi durante lo svolgimento dell'attività lavorativa è l'ennesimo incidente mortale che capita nel nostro Paese e nella nostra regione. Angoscia, sgomento e rabbia sono i sentimenti che viviamo in questi giorni che ci spingono ad alzare, ancora di più, il livello di impegno contro questa vergogna. Ancora un Lavoratore precario che lavorava nella speranza di avere un posto fisso". Lo scrivono, in una nota, la Fiom Cgil Chieti e la Fim Cisl Abruzzo Molise che proclamano in Proma spa due ore di sciopero domani, 16 gennaio, da effettuarsi nelle ultime due ore di ciascun turno.
"In Italia, gli incidenti sul luogo di lavoro non sono il risultato di eventi fatali – prosegue la nota –. Troppo frequentemente, queste tragedie evidenziano la mancanza di adeguate misure preventive e di sistemi necessari per assicurare la protezione e la sicurezza dei lavoratori. Le condizioni di lavoro in molte aziende sono troppe volte trascurate, con scarsa considerazione per l'importanza della prevenzione. Le iniziative di sensibilizzazione riguardo alla sicurezza sul lavoro vengono spesso considerate costi invece che investimenti nelle persone e nel loro futuro. Inoltre, l'aspetto economico talvolta prevale sulle leggi che mirano a regolamentare il lavoro, portando a una deregolamentazione dannosa".