CELENZA SUL TRIGNO - Prima hanno tagliato interi reparti dell’ospedale di Gissi, poi annunciato la soppressione delle guardie mediche e ora il colpo di grazia all’entroterra Vastese lo hanno dato lasciando senza assistenza pediatrica i neonati e i bambini.
Torrebruna, Carunchio, Palmoli, Tufillo, San Giovanni Lipioni, Celenza sul Trigno, Lentella e Fresagrandinaria sono rimasti senza pediatra. Dalla sera alla mattina. La popolazione è scesa, perché alcuni Comuni sono stati “spostati” in un altro ambito e così l’Alto Vastese ha perso il diritto ad avere tre pediatri. Chi ha fatto questo è un vero genio.
Il medico pediatra che serviva Torrebruna, Carunchio e Celenza è stato trasferito e nessuno arriverà a rimpiazzarlo. I manager della Asl tagliano, perché da buoni ragionieri devono risparmiare; gli amministratori locali fanno scelte idiote, come quella di spostare alcuni Comuni da un ambito all’altro, dandosi praticamente la zappa sui piedi. A rimetterci, come sempre, i cittadini e in questo caso i bambini.
Il sindaco di Celenza, Andrea Venosini, interviene nel dibattito e chiede aiuto ai parlamentari eletti nel Vastese, l’onorevole Amato del Pd e il senatore Castaldi del Movimento 5 Stelle.
«Nelle città ci sono più bambini di quanti i pediatri o le scuole, gli asili, riescano a seguirne, tanto che esistono norme che stabiliscono il numero massimo dei bambini che una classe o un pediatra possa avere. - spiega il sindaco Venosini - Nei nostri piccoli comuni di montagna invece, aree disagiate e marginali dove il numero delle nascite è inferiore ai decessi e ai trasferimenti, e dove spesso è difficile formare le classi delle scuole o dell’asilo, ora tagliano persino il pediatra costringendo le giovane coppie che intendono aver figli, a trasferirsi sulla costa. Faccio nuovamente appello al buonsenso del manager Zavattaro e del direttore sanitario Flacco. La Carta Costituzionale garantisce a tutti i cittadini, sia se abitano a Vasto o San Salvo, sia se invece vivano a Celenza sul Trigno, Torrebruna, Carunchio, le stesse cure. Non è possibile garantire un’assistenza 24 ore su 24 ma una forma di assistenza e cura deve essere prevista. Il tutto secondo modelli nuovi che ormai vado ribadendo da tempo. Servono modelli nuovi per le aree marginali. Sono anni che faccio appello al buonsenso dei sindaci dei comuni costieri e soprattutto di quelli limitrofi, per rivedere la composizione degli ambiti. Dobbiamo compiere scelte non per interessi politici, ma per il bene dei nostri territori, per questo rinnovo l’invito ai sindaci dei comuni a noi vicini di lavorare uniti. Colgo l’occasione per rivolgermi all’onorevole Amato e al senatore Castaldi, e ai sindaci di Vasto, San Salvo invitandoli a far sentire la loro voce in difesa dei nostri piccoli comuni. Che colpa hanno i neonati, i bambini, gli anziani, le donne e giovani che vivono a Celenza, Torrebruna, San Giovanni, Carunchio?».
Proprio per oggi è previsto un incontro a Palmoli tra i sindaci di zona interessati al taglio del pediatra e il direttore del distretto sanitario di Castiglione Messer Marino, Fioravante Di Giovanni. Per tamponare l’emergenza il pediatra di Gissi cercherà di assicurare l’assistenza primaria anche ai bambini di Torrebruna, Celenza e Carunchio.
«I numeri, tuttavia, in termini di popolazione, non ci sono più, - aggiunge il sindaco Venosini - quindi il terzo pediatra non verrà mai più assegnato al nostro territorio».