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San Salvo, il consigliere Lippis contesta la delibera sul commissario al PRG

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Anche il consigliere Giancarlo Lippis, eletto nelle file della maggioranza ma ormai da tempo defilato, contesta la delibera approvata dalla giunta comunale il 29 settembre 2025, con la quale si è deciso di procedere alla nomina di un commissario ad acta per l’approvazione del Piano Regolatore Generale (PRG). Lippis chiede l’annullamento dell’atto, sollevando una serie di perplessità che si aggiungono alle contestazioni già avanzate dai consiglieri di minoranza.
 

La sua analisi critica si articola su tre punti principali. Il primo, in linea con quanto sostenuto dal consigliere di minoranza Fabio Travaglini, riguarda la limitazione del diritto di rappresentanza dei consiglieri comunali: con la decisione di affidare la questione del PRG a un commissario, si priva di fatto il Consiglio del suo ruolo fondamentale di confronto e deliberazione su un tema di grande importanza per la città.

 

Il secondo punto riguarda l’aspetto procedurale. Lippis ricorda che, durante la fine del secondo mandato Magnacca, gli uffici comunali provvidero autonomamente all’acquisizione della documentazione richiesta in materia di trasparenza dei consiglieri. Non si comprende quindi, osserva, per quale motivo oggi l’onere ricada sui singoli consiglieri, quasi a voler creare un pretesto per escludere qualcuno dalla discussione sul piano regolatore.
 

Infine, Lippis richiama una comunicazione inviata a luglio scorso a tutti i consiglieri, nella quale si chiedeva di aggiornare la dichiarazione patrimoniale solo in caso di variazioni rispetto alla situazione già depositata. In assenza di modifiche, la condizione dei consiglieri resterebbe invariata e dunque conforme ai requisiti richiesti.
 

Alla luce di questi elementi, Lippis ritiene che la delibera rischi di configurarsi come una manovra politica volta a ridurre il numero dei consiglieri ammessi al dibattito sul PRG, forse per il timore che non vi siano i numeri necessari a sostenere l’approvazione del piano. Una vicenda che continua ad alimentare tensioni e interrogativi sulla gestione politica e amministrativa del principale strumento urbanistico della città.

Servizio Ercole d'Ercole

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