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Provinciale ancora chiusa, Petta: «La nostra pazienza è ormai esaurita»

Il sindaco di Torrebruna pressa la Provincia e i cittadini sono pronti a mobilitarsi

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TORREBRUNA - Vertici tra amministratori in Provincia, sopralluoghi di tecnici sul fronte della frana, rassicurazioni anche a mezzo stampa, ma la strada, la provinciale 212 Castiglione-Torrebruna resta chiusa. Ed è passato più di un mese.

«Dalla Provincia ci dicano chiaramente cosa vogliono fare, se hanno intenzione di riaprire quella strada, perché siamo stanchi di questo atteggiamento dilatorio. Ci sentiamo presi in giro. La pazienza sta per finire e se non hanno intenzione di riaprire la provinciale agiremo di conseguenza».

Parole dure quelle del sindaco di Torrebruna, Nicola Petta, che denotano una tensione e una rabbia che è di un intero territorio, di un'intera comunità. E lasciano intendere che il primo cittadino è pronto a tutto pur di riaprire al transito quella importante arteria di collegamento per l'alto Vastese.

«A dieci giorni dalla riunione con noi sindaci di zona e i tecnici della Provincia, che abbiamo tenuto a Chieti, non c'è ancora nulla di concreto. - continua Petta - In quella sede abbiamo preso un accordo, di riaprire parzialmente la strada a senso unico alternato, con un passaggio in frana per i soli veicoli leggeri. Tutti d'accordo, ma non si fa ancora nulla. Dal comparto tecnico mi hanno mandato la bozza di modifica dell'ordinanza che ha vietato il transito. L'ho prontamente rimandata a Chieti, ma adesso cosa stanno aspettando? Ho l'impressione che mi dicono una cosa, ma poi ne fanno un'altra. Quanto tempo ci vuole per modificare un'ordinanza? Non è certo il trattato di Maastricht. Evidentemente in Provincia della nostra situazione non interessa a nessuno. Per una frana a Tollo hanno trovato ventimila euro, forse perché quella cittadina ha qualche santo in paradiso, a differenza nostra. Io non so più cosa fare, sollecito tutti i giorni la Provincia. Siamo ormai esasperati».

Uno sfogo, quello del sindaco Petta, che è sintomatico di un malessere generale che sta serpeggiando in tutto l'alto Vastese. I 'focolai' più attivi, ovviamente a Torrebruna, ma soprattutto a Guardiabruna. In paese molti minacciano nuovamente di andare a Chieti a manifestare davanti al palazzo della Prefettura che ospita anche la Provincia. Una prima minaccia, quella di andare a scaricare pietre e fango, non ha avuto seguito perché dalla riunione con i sindaci sembrava fosse stata trovata una soluzione, ma a distanza di dieci giorni la situazione è rimasta invariata. Strada chiusa, disagi per tutti, servizi rallentati o a rischio interruzione come nel caso del 118. E dalla Provincia nulla, silenzio di tomba.

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