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Marzo: è tempo di 'gasare' le piante infestanti

In azione sulla Trignina gli 'spruzzatori' di seccatutto

a cura della redazione
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La storia si ripete, arriva marzo e il personale addetto alla pulizia di cunette e bordi delle strade statali irrora sul territorio enormi quantità di diserbante; il tipico 'seccatutto' per far piazza pulita velocemente senza dover scendere dal furgone. In questi giorni gli automobilisti in transito sulla statale Trignina hanno potuto vedere all'opera gli operai - probabilmente dell'Anas - che costeggiavano con il proprio mezzo il bordo strada spruzzando il prodotto chimico.

In un periodo storico in cui si cerca di attivare politiche ecosostenibili e modi di operare rispettosi dell'ambiente, insomma, si continua a optare per una tecnica 'arcaica'. Quantità considerevoli di prodotti nocivi che vengono usate nonostante la Trignina passi a poca distanza da due fiumi (Trigno e Treste) e che costeggi aree intensamente sfruttate per la produzione di prodotti agricoli locali (si pensi alle pesche in territorio di Cupello/San Salvo).

Già l'anno scorso avevamo ricevuto una segnalazione-riflessione da parte di una lettrice di Torrebruna. I suoi interrogativi, purtroppo, sono attuali ancora oggi: «Ora mi chiedo: perchè impiegare tempo e denaro per acquistare cibo di derivazione biologica, per coltivare frutta e ortaggi nei nostri orti pur di scongiurare il rischio di ingerire veleni e sostanze nocive e non spendere nemmeno un attimo del nostro tempo per domandarci: perché si preferisce il veleno ai decespugliatori? Perché si mette a rischio un ecosistema delicato e già abbondantemente provato come quello del Fiume Trigno? E soprattutto…perché tutto avviene nell’indifferenza generale?».

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