Giornata di 'mobilitazione' quella di sabato per i comuni interessati dalla nascente Unione 'Trigno-Sinello-Treste'. Un banchetto 'itinerante' ha fatto tappa a Lentella, Dogliola e altri paesi per far conoscere alle popolazioni coinvolte i punti critici del progetto di unione. A distribuire volantini e fornire spiegazioni c'erano i rappresentanti delle varie minoranze e la segretaria del PDL lentellese (a Lentella non c'è una 'vera e propria' minoranza che sedie in Comune). Proprio Lentella è stata la prima tappa del banchetto. Il primo punto contestato è la mancanza di logica nell'unire comuni tanto distanti (Cupello, Dogliola, Fresagrandinaria, Lentella, Liscia, Monteodorisio, Palmoli, San Giovanni Lipioni e Tufillo) e differenti per esigenze e dimensione. Inoltre, si lamenta l'assenza di coinvolgimento dei cittadini con uno statuto sottoposto solo ai vari Consigli comunali e non pubblicamente in occasione di una campagna informativa ad hoc. Nei volantini distribuiti si specifica che i consiglieri del nuovo ente non percepiranno alcun gettone, per questo 'includere' i rappresentanti delle opposizioni non appesentirebbe il 'carrozzone'. Infatti, come ultimo punto, si critica la scelta di non prevedere presso questo ente la loro presenza, in violazione dell'art. 32 del T.U.E.L. (Testo Unico Enti Locali) che, invece, assicura la rappresentatività dei gruppi di minoranza. Gli stessi gruppi che oggi sono scesi in piazza per chiedere la revisione dello statuto dell'Unione dei Comuni 'T.S.T.'. Gli stessi che in alcuni casi (come quelli di Fresagrandinaria e Dogliola) in sede di Consiglio comunale hanno votato a favore del medesimo statuto che oggi contestano. Un'incoerenza alla quale ora si cerca di porre rimedio con manifesti e volantinaggio, mentre in altri paesi lo statuto ha subito uno stop concreto proprio durante il Consiglio comunale. È il caso di Tufillo, dove una maggioranza trasversale ha per ora congelato l'adesione del comune all'Unione.