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La denuncia: «Nell'ospedale di Gissi regna la disorganizzazione»

Il Cisas si rivolge alla Direzione provinciale del Lavoro

redazione
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GISSI - Stoviglie sporche della sera prima lasciate da pulire al personale del turno della mattina con un sovraccarico di lavoro e conseguente criticità igienica. Succede all'ex ospedale di Gissi, oggi Presidio Territoriale di Assistenza (Pta) e Ospedale di Comunità.
Lo denuncia il Cisas (Confederazione Italiana Sindacati Addetti ai Servizi) che prende a simbolo della disorganizzazione quello che accade in cucina «nonostante le reiterate richieste agli Organi competenti di adottare urgenti provvedimenti al fine di garantire il benessere per gli utenti e gli addetti che prestano servizio presso la struttura».

Il dirigente confederale Massimo Cocciola e l'assistente sanitaria Ginevra Nardone inoltre  denunciano: «non sempre l’Azienda riesce a garantire turni di lavoro efficienti e di conseguenza un’assistenza adeguata. A seguito delle nostre istanze la Dirigenza SAPS (infermieristica) ci ha fatto pervenire uno schema recante il numero di operatori addetti ai servizi e che dallo stesso si evince che c’è un esubero di personale. Tale affermazione non risulta alla nostra sigla».

Secondo il Cisas, i turni stabiliti dalla Asl non rispetterebbero la normativa sulla sicurezza sul lavoro, per questo è stata presentata formalmente una richiesta alla Direzione provinciale del Lavoro di Chieti affinché vengano effettuati controlli sui carichi di lavoro.
«A tal proposito - conclude il Cisas - si ribadisce l’urgenza di un concorso per la stabilizzazione di tutto il personale in possesso della qualifica professionale di Operatore Socio Sanitario. In assenza di decisioni da parte della direzione Asl auspichiamo che il nuovo Assessore alla Sanità della Regione Abruzzo intervenga nel merito».

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