VASTO - «Vengono in Italia e ci rubano il lavoro». Una frase, questa, da inserire el computo dei luoghi comuni e dei timori che circolano intorno all'arrivo degli immigrati nei centri d'accoglienza del Vastese.
Nel convegno organizzato ieri da consorzio Matrix e Prefettura (leggi), Simone Caner (presidente del consorzio), ha provato a rispondere a questa frequente affermazione: «Per quanto riguarda il lavoro, è documentato l'opposto dei timori che circolano: gli immigrati fanno sempre più spesso lavori che gli italiani non vogliono fare. Sul fronte del lavoro leggevo proprio in questi giorni alcuni dati incoraggianti: è in crescita il numero degli immigrati che aprono imprese in Italia e assumono italiani».
Un altro dato è da tenere in considerazione nella trattazione dell'argomento 'centro profughi': la ricaduta occupazionale sul territorio seguita all'apertura dei centri d'accoglienza nel Medio e Alto Vastese.
Attualmente, sono 40 le persone che lavorano nelle varie strutture ospitanti di Lentella, Palmoli, Carunchio e Schiavi d'Abruzzo. Si tratta, come ci ha spiegato Caner, di inservienti, addetti alle cucine, mediatori culturali, insegnanti di italiano nella maggior parte dei casi provenienti dal Vastese.
A questi si aggiungono i titolari delle strutture che hanno deciso di mettere a disposizione i propri locali - dietro il corrispettivo di circa 35 € per immigrato - e l'indotto rappresentato dagli esercizi commerciali locali che riforniscono i centri.