Un piano per salvare i 382 dipendenti della Golden Lady di Gissi. Anzi due. Sono le ipotesi che negli ultimi giorni si rincorrono circa il futuro dell'importante complesso della Val Sinello.
Il primo, avvalorato anche da documenti ufficiali, prevede lo snaturamento dell'impianto industriale; presentata dalla stessa Golden Lady, la conversione dello stabilimento consisterebbe in una cittadella con circa 60 attività commerciali (ad affitto 0 per i primi 5 anni), un cinema da 7 sale, pub e ristoranti, centro benessere, palestre e un grande supermercato come nel più classico dei grandi centri commerciali agglomeranti. Il progetto, che dovrebbe assorbire le quasi 400 unità lavorative impiegate attualmente, però cozza con il piano regolatore che non prevede insediamenti di questo tipo nell'area. A tal proposito il sindaco di Gissi, Nicola Marisi, ha recentemente rimpallato la questione alla Regione.
Ufficiosa, invece, è l'ipotesi di un altro progetto, questa volta di natura industriale, che sarebbe stato presentato da un'azienda della zona. Si tratterebbe di energie alternative, il resto è circondato da stretto riserbo.
La seconda soluzione, intanto ha riscosso il parere positivo del segretario provinciale della Filctem-Cgil, Giuseppe Rucci, propenso alla conservazione della natura dell'impianto.
Nel frattempo la cassa integrazione per i 382 dipendenti sta giungendo al termine – finirà nel mese di marzo – e si guarda con fiducia e speranza all'incontro di Vasto del 25 gennaio dell'Assindustria dal quale dovrebbe uscire qualche certezza in più.