MONTEODORISIO - Il Comune di Monteodorisio è prossimo al dissesto finanziario?
Questo è il quadro apparentemente prospettato durante l'incontro pubblico che il sindaco Saverio Di Giacomo ha tenuto, insieme a parte della sua giunta con la popolazione il 15 marzo scorso nella sala museale per fare il bilancio dei 10 mesi al governo della città . Incontro, durante il quale il primo cittadino ha espresso gravi preoccupazioni in merito alla necessità di chiudere il bilancio 2014 entro fine mese con una perdita, stimata, di circa 250.000 euro derivante, da quanto riportato alla cittadinanza, in gran parte dai tagli che lo Stato Centrale ha imposto ai Comuni.
Il sindaco stesso ha indicato come «irrilevante» e «inutile», per l'attuale situazione, e quindi non percorribile, la strada del taglio alle spese così come indicato in varie sedi dalle opposizioni (riduzione dei compensi, taglio dei contributi alle associazioni cittadine e riduzione di altri servizi come il porta a porta dei rifiuti), ma bensì occorrerà procedere
con una rimodulazione della gestione della spesa pubblica cercando di venire incontro alle famiglie, preoccupate in particolare per il pagamento delle TARSU, proponendo una rateizzazione sui pagamenti in 4 rate annuali.
Altre strade che l'amministrazione cercherà di percorrere saranno quelle dell'esternalizzazione della gestione dell'illuminazione pubblica (con un indicativo risparmio di qualche decina di migliaia di euro all'anno), la revisione dei contratti relativi alle installazioni dei pannelli solari e, questione molto più spinosa, la rimodulazione del contratto in essere sulla raccolta e smaltimento dei RSU.
Tematica, quest'ultima, che ha acceso gli animi di alcune persone presenti tra il pubblico allorché il sindaco ha espresso la volontà di portare avanti la riforma del CdA del Civeta portando il numero degli attuali consiglieri da 4 a 3 con contestuale rinnovo delle rappresentanze alla luce delle ultime amministrative comunali nonostante, come ammesso dal sindaco stesso durante la seduta, l'attuale composizione del CdA del CIVETA è, a tutti gli effetti, ancora in carica e non in prossima scadenza.
Sempre relativamente alla questione rifiuti, il primo cittadino ha riportato che è in corso un tentativo di modifica del contratto in essere con la Sapi di Vasto che si occupa della raccolta RSU ma che si è comunque arenata in quanto l'attuale maggioranza in consiglio comunale non ritiene congrue le proposte della ditta stessa come anche indica l'impossibilità di rescindere dal contratto in essere che scadrà nel 2019.
Ulteriore notizia, di mero colore provocatorio, è stata quella che, in occasione dell'ultimo incontro con il Prefetto di Chieti, lo stesso primo cittadino abbia 'minacciato' di riconsegnare la fascia tricolore stante l'attuale situazione economica in cui lo Stato Centrale ha posto i comuni di piccole dimensioni alle prese con spese sempre maggiori ed entrate ridotte di anno in anno.
Infine, ha voluto tirare una strigliata anche al personale dell'amministrazione comunale allorché ha fatto presente la necessità di maggiore collaborazione da parte degli stessi stante anche che, negli anni passati, sono stati fatti passare alla fascia funzionale (Categoria D) tutti i 7 dipendenti amministrativi in servizio.
AGGIORNAMENTO:
Puntuali (come le tasse) arrivano le osservazioni a quanto da me riportato nell'articolo e che, per correttezza d'informazione, si riporta al fine di voler fornire una più congrua rispondenza ai fatti reali.
- Laddove viene indicato che viene "espresso gravi preoccupazioni in merito alla necessità di chiudere il bilancio 2014" era da intendere che trattavasi del "Bilancio di Previsione 2015" stante che il bilancio definitivo del 2014 era stato chiuso correttamente il 31/12/2014.
- Per un mero errore di trascrizione è stato erroneamente indicato come Euro 250.000 la cifra mancante nel summenzionato bilancio mentre la cifra effettiva era di Euro 150.000.
- Sempre per un mero errore di trascrizione, è stato erroneamente indicato che il numero di componenti del CdA del Consorzio CIVETA è attualmente composto da 4 mentre trattasi di 5.
- Infine, è stato erroneamente indicato che l'attuale CdA del CIVETA è di "non prossima scadenza" mentre i loro mandati sono scaduti nel giugno 2013. A tal riguardo, sempre per voler fornire una quanto più ampia informazione verso chi legge, si riporta che comunque l'attuale CdA è a tutti gli effetti in carica e con pieni poteri stante quanto riportato dallo Statuto del Consorzio stesso al Titolo III - Art. 18 comma 7 che si cita testualmente: "I componenti del Consiglio di Amministrazione rimangono in carica quattro anni e, comunque, fino all'insediamento dei loro successori, e possono essere rieletti per non più di una volta".