FURCI - Il bollettino da guerra dell'ultima ondata di maltempo si fa più pesante ogni giorno che passa. Un'altra importante frana ha inghiottito la strada comunale che dalla fondovalle Treste sale a Furci. La strada era già stata chiusa qualche giorno fa, ma metà carreggiata era ancora percorribile. Giovedì, i dipendenti comunali erano intervenuti per tamponare momentaneamente il tratto dissestato.
Il sindaco Angelo Marchione ne stava valuntando la riapertura: «Per fortuna non l'ho riaperta. Venerdì la strada non c'era più, portata giù dalla frana». La sede stradale ieri era sprofondata di oltre 4 metri.
La zona interessata era già nota per uno smottamento precedente, ma mai si era verificato un dissesto di queste proporzioni. Sebbene il paese sia collegato alla fondovalle Treste da un'altra strada, i disagi sono notevoli per i cittadini e i lavoratori pendolari che vedono allungarsi notevolmente i tempi per raggiungere San Salvo e gli altri centri vicini. Da Furci, infatti, ora bisogna percorrere la vecchia Statale che passa in località Sodere (San Buono) e s'immette sulla fondovalle in prossimità del ponticello (distrutto dalle acque) sul fiume Treste.
Ora Marchione è preoccuato dall'entità economica dell'intervento necessario. «Avevamo già compilato i moduli da consegnare alla Regione per i danni da maltempo - spiega - ora dovremo aggiornarli, ma sicuramente l'entità del danno è di molto maggiore. C'era già il malcontento di chi la percorreva tutti i giorni. Domani faremo nuovi sopralluoghi anche con il geologo per vedere il da farsi. È una mazzata che non ci voleva».