"Un gesto di straordinaria sensibilità umana - commenta Menna - che ci vede accomunati nei sentimenti e nella stima nei confronti di una personalità eminente e prestigiosa come quella di Remo Gaspari. È stata una cerimonia semplice e sobria, ma per me toccante e commovente. Ho particolarmente apprezzato gli interventi pronunciati dal presidente del Consiglio, Giuseppe Forte, dai consiglieri Giuseppe Tagliente e Nicolangelo D’Adamo e dal sindaco Luciano Lapenna, tutti di alto profilo, che hanno ripercorso, ciascuno con dovizia di particolari, di fatti, di aneddoti, di ricordi, di notizie e citazioni, la lunga e intensa storia politica di Remo Gaspari negli anni che vanno dal dopoguerra alla fine della prima Repubblica. Non posso sottacere - aggiunge - che, ancora una volta, con la lucidità di un trentenne, Remo Gaspari ci ha regalato una lectio magistralis di alta politica, che ha riscosso unanime consenso: di vecchi amici che hanno condiviso quegli anni, ma anche di antichi avversari di destra e di sinistra i quali hanno combattuto il gasparismo, e che oggi, giustamente, lo riconsiderano in chiave storica, esprimendo giudizi positivi e apprezzamenti incondizionati. Gaspari e la buona politica, al confronto di tanti politicanti che calcano la scena nell’odierno, costituisce un esempio inimitabile che, però, deve animare i propositi, suscitare interesse e passione civile, incentivare e arricchire le motivazioni di quanti decidono di impegnarsi nella politica. La politica del fare, della concretezza, del modello Abruzzo, dell’intuizione, del territorio, delle grandi scelte che hanno segnato il progresso della nostra Regione. Concordo che bisogna cambiare la legge elettorale entro il più breve tempo possibile per ritornare alle preferenze - conclude Menna - Solo così i cittadini torneranno ad esercitare la sovranità popolare, costringendo i politici a tornare tra la gente e sul territorio. La politica è connotata di passione civile e interesse per il bene comune, gli stessi valori che ha contraddistinto l’impegno politico profuso da Gaspari. Per anni egli ha guidando l’intera classe dirigente abruzzese ed ha proiettato la nostra Regione nel gotha delle regioni europee. Lo ha fatto lavorando intensamente, incessantemente, con sobrietà ed onestà . Grazie Remo per quello che hai fatto per l’Abruzzo e l’Italia. Grazie per i tuoi preziosi insegnamenti e per quelli che ancora ci dai e di cui. In questi anni di crisi e di decadimento, l’intera classe dirigente abruzzese e l’intera comunità regionale ne hanno bisogno per questo la loro gratitudine non sarà mai abbastanza".