Arrivi e resti con un sorriso incredulo per tutto il tempo della visita da zia Giovina che, seduta sulla sua sedia, è la personificazione della bontà , la nonnina di Lentella che con i suoi 103 anni è ormai un simbolo fiero di questo paesello. Chissà perché quest'emozione, viene da pensare... ma è piacevole, una carezza all’anima. Adesso le solite domande 'di rito' si impadroniscono della scena. Bisogna parlare ad alta voce perché senta «Zia Giovina qual è il segreto per arrivare alla tua età ?». Punta il dito in alto e dice di affidarsi a Lui..
I familiari ci raccontano le sue abitudini: pasta sempre in bianco, un po’ di pomodoro solo nelle minestrine, verdure, mai fritti e mai salumi, un bicchiere di vino e le medicine prese negli orari prestabiliti, con una precisione che spacca il secondo! Però le piace il piccione. Quindi,sembrerebbe facile...
Poi è lei a chiedere chi sei e quando lo capisce arrivano i ricordi e riaffiora il passato: «Sono stata tanto amica di tua nonna e di tuo nonno, per il Partito». La domanda arriva spontanea «E adesso che vedi in televisione quello che succede in Italia, che pensi?». Per fortuna zia Giovina la tv non la guarda più, evita di arrabbiarsi.
Ancora i familiari ci raccontano un aneddoto: se vede un funerale 'importante' chiede «Chi z’è mort? Nu cumunisct?» (chi è morto? Un comunista?) se sì, si dispiace e dice «Puvrell, n’n putev campà angor!?» (Poverino, non poteva vivere ancora!). Se invece, il malcapitato è democristiano... beh, vi lascio immaginare la risposta!
Al momento dei saluti ti accarezza e ti dice che la gioventù è bella, che con la tua nonna ne ha passate tante e torna l’emozione, il calore e il sorriso incredulo di prima. Sei vicina alla Storia, a quella vera, a una di quelle persone che hanno lottato e costruito il tempo che ora noi viviamo, hanno fatto l’Italia e lei è un’eroina perché è ancora qui a ricordarlo e raccontarlo. La gioventù sarà anche bella, ma sei tu zia Giovina la più bella di Lentella.