Ia Domenica di Avvento A
(Is 2,1-5; Sal 121; Rm 13,11-14a; Mt 24,37-44)
Iniziamo oggi, con la Prima Domenica di Avvento, un nuovo anno liturgico, cioè un nuovo cammino con Gesù, il nostro Pastore, che ci guida ogni giorno verso il compimento del Regno di Dio. Perciò questo giorno ha un grazia speciale, ci fa’ riscoprire la bellezza di essere tutti in cammino.
Ma in cammino verso dove? C’è una mèta comune? E qual è questa mèta? Il Signore ci risponde attraverso il profeta Isaia, e dice così: «Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s’innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo al monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”» (2,2-3). Questo è quello che dice Isaia sulla mèta dove andiamo. È un pellegrinaggio verso una mèta comune, che nell’Antico Testamento è Gerusalemme, dove sorge il tempio del Signore, perché da lì, da Gerusalemme, è venuta la rivelazione del volto di Dio e della sua legge. La rivelazione ha trovato in Gesù Cristo il suo compimento, e il “tempio del Signore” è diventato Lui stesso, “il Verbo si è fatto carne”. Dice ancora il profeta: «Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra» (2,4). Ma quando accadrà questo? Non lo sappiamo! Puntiamo sulla speranza della pace, e sarà possibile!
Questo cammino non è mai concluso. Come nella vita di ognuno di noi c’è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della propria vita e l’orizzonte verso cui siamo incamminati. L’orizzonte della speranza! Questo è l’orizzonte per fare un buon cammino. Il tempo di Avvento, che oggi di nuovo incominciamo, ci restituisce l’orizzonte della speranza, una speranza che non delude perché è fondata sull’annuncio della Parola di Dio. Una speranza che non delude, perché il Signore non ci abbandona, non ci delude mai! Lui è sempre fedele! Pensiamo e sentiamo questa bellezza.
Il modello di questo atteggiamento spirituale, di questo modo di essere e di camminare nella vita, è la Vergine Maria. Una semplice ragazza di paese, che porta nel cuore tutta la speranza di Dio! Nel suo grembo, la speranza di Dio si è fatta carne, si è fatta uomo: Gesù Cristo. Il suo Magnificat è il cantico del Popolo di Dio in cammino, e di tutti gli uomini e le donne che sperano in Dio, nella potenza della sua misericordia. Lasciamoci guidare da lei, che è madre, è mamma e sa come guidarci. Lasciamoci guidare da Lei in questo tempo di attesa e di vigilanza operosa. Amen.