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Chiesa chiusa a Fraine, il sottosegretario Gianni Letta 'investito' della questione

L'appello di una 'nonnina' 90enne per la riapertura alla devozione

A cura della redazione
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Si è commossa fino alle lacrime. Il suo pianto ha emozionato l’opinione pubblica ed anche uno statista navigato come il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. La “nonnina d’Abruzzo”, straordinaria e dolce 90enne originaria di Fraine, non si dà pace perché la “sua” chiesa, quella di San Silvestro Papa a Fraine, è ancora chiusa alla devozione per la carenza di fondi da destinare alla necessaria sistemazione e ristrutturazione del sacro tempio. E’ indignata per l’indifferenza e l’egoismo della sua gente d’Abruzzo, ma anche di gran parte delle istituzioni, enti pubblici e privati, il mondo politico, industriale ed economico. La sua invettiva in realtà esprime una forte delusione per un mondo che considera “sacrale”, aperto alla solidarietà e all’altruismo. “Fattori indispensabili - afferma - alla sopravvivenza dell’uomo e della specie”. In una bellissima lettera scritta al professor Guido Brunetti, originario di Fraine pure lui che da tempo si occupa della questione, il sottosegretario Letta, che ha preso a cuore la vicenda, si è detto commosso per il dolore della “nonnina”, un motivo in più – ha aggiunto - per “sentirmi impegnato a trovare la strada per restituire ai fedeli la loro parrocchia”. “Dottor Letta, la imploro - dice la 'nonnina' di Fraine - compia finalmente questo 'miracolo'. Faccia che io, prima di essere chiamata dal Signore, possa rivedere per l’ ultima volta la 'mia' chiesa”.
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