Il calendario degli eventi estivi di Furci, quest’anno è stato particolarmente scarno. Escludendo quelli organizzati dall’associazione culturale “La Pitech” con il Borgo in Sagra e il Reggae Festival e l’ormai storico appuntamento con la Sagra della “Pecorara” organizzato dalla parrocchia da 23 anni, tutto il resto è noia. Nonostante nelle vie del paese si respiri l’inizio di una campagna elettorale per le amministrative del prossimo anno che si prospetta piuttosto agguerrita, l’amministrazione non ha pensato di investire in una estate di festa. A detta loro il motivo è che le casse del comune piangono, quindi il dovere di allietare i cittadini e i sempre meno turisti o “emigrati dal ritorno estivo”, sembra un fatto di secondaria importanza. Eppure il turismo estivo permette di rendere vivo un paese con delle grosse potenzialità intrinseche, ma soprattutto permette di aiutare le attività commerciali del paese, dissuade chi vi abita da scappare per il periodo estivo (dopo averlo tanto sospirato durante le giornate di nebbia dell’inverno) o addirittura per sempre, concede ai ragazzi del paese una valida alternativa ai social network, troppo virtuali per le torride serate d’agosto. Di fatto la storia delle casse vuote non è una giustificazione che regge fino in fondo perché è possibile creare dei piccoli eventi anche con dei budget limitati. In questa situazione, in mancanza d’altro, qualcuno ha pensato bene di organizzarsi da solo. E’ nata così la “festa dell’emigrante” che si terrà nel suggestivo quartiere del “quarto da piedi” nella zona storica del paese la sera del 23 agosto. Il quartiere, spesso vitalizzato da serate tra vicini, allarga la festa a tutto il paese e il circondario ospitando il cantante di riferimento Gigione, per una serata di musica, balli e buon cibo locale.