La strada del cristiano è quella di obbedire alla volontà di Dio, così come fece Gesù.
Il Vangelo di oggi ci presenta l’incontro con i suoi veri parenti e, in particolare, con Maria sua Madre. Certi suoi parenti si sono presentati per portarlo via, perché secondo loro era “fuori di sé”,è impazzito. Sta dicendo e facendo cose sopra le righe, contro il senso comune, contro la logica semplice di Nazaret: sinagoga, bottega e famiglia. Poi gli scribi si sono presentati per convincere il popolo che questo nuovo profeta opera in nome di Satana. Ora, alla fine, ecco che si presenta sua Madre e i suoi veri parenti fedeli. Ma chi sono questi parenti fedeli. Da chi è composta la vera famiglia di Gesù? Come appartenervi? Quali sono i veri “legami” che occorrono per entrare a far parte della famiglia di Gesù? Bastano i legami di sangue, o ne occorrono altri?
Eppure la pedagogia di Gesù ancora una volta incanta: ma egli li chiamò, chiama vicino quelli che l’hanno giudicato da lontano; parla con loro che non si sono degnati di rivolgergli la parola, spiega, cerca di farli ragionare. Inutilmente. Gesù ha nemici, ma lui non è nemico di nessuno. Lui è l’amico fedele.
“Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano»”.
Il Vangelo di Marco, ci rimette con i piedi per terra, riparte dalla casa, dal basso: non nasconde, con molta onestà, che le relazioni con la madre e tutta la famiglia sono segnate da contrapposizioni e distanza. Riferisce anzi uno dei momenti più dolorosi della vita di Maria: “Chi è mia madre?”
Parole dure che feriscono il cuore, quasi un non riconoscimento: donna, non ti riconosco più come mia madre…
L’unica volta che Maria appare nel Vangelo di Marco è immagine di una madre che non capisce il figlio, che non la protegge. Lei che diede al mondo il Salvatore, non riuscì a capirlo totalmente. Contare sul Messia come su uno della famiglia, averlo a tavola, conoscere i suoi gusti, non le rese meno difficile la via della fede. Anche lei, come noi, è pellegrina nella fede.
Gesù non contesta la famiglia. Non conta la generazione umana per stabilire una parentela con Lui, ma sono quelli “seduti attorno a lui”, quelli che ascoltano la sua parola con fiducia, senza osservazioni e dubbi, coloro che fanno la volontà di Dio, che formano davvero la sua famiglia. Quelli che stanno davanti ai suoi gesti e alle sue parole con cuore semplice e fiducioso, diventano davvero parenti; una cosa sola con Lui.
«Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».Assediato, Gesù non si ferma, non torna indietro, prosegue il suo cammino. C’è molta folla e molta solitudine. Ma dove lui passa fiorisce la vita. Siamo invitati ad entrare anche noi, come ogni vero discepolo, in questa familiarità, amicizia con Gesù per compiere la Sua volontà.